LINGUISTICA SPERIMENTALE CON ELEMENTI DI PSICOLINGUISTICA

Insegnamento
LINGUISTICA SPERIMENTALE CON ELEMENTI DI PSICOLINGUISTICA
Insegnamento in inglese
EXPERIMENTAL LINGUISTICS WITH ELEMENTS OF PSYCHOLINGUISTICS
Settore disciplinare
L-LIN/01
Corso di studi di riferimento
PSICOLOGIA DELL'INTERVENTO NEI CONTESTI RELAZIONALI E SOCIALI
Tipo corso di studio
Laurea Magistrale
Crediti
8.0
Ripartizione oraria
Ore Attività Frontale: 48.0
Anno accademico
2024/2025
Anno di erogazione
2024/2025
Anno di corso
1
Lingua
ITALIANO
Percorso
PERCORSO COMUNE
Docente responsabile dell'erogazione
GRIMALDI Milko Antonino

Descrizione dell'insegnamento

Conoscenze di base delle proprietà del linguaggio

Conoscenze di base dei processi neuroconitivi

Comprensione inglese scritto-livello base

Il corso affronterà le più importanti questioni che animano un campo di studi di frontiera come la neurobiologia del linguaggio. Si cercherà di riflettere in modo critico su come costruire ponti epistemologici fra discipline classiche come la neurobiologia e la linguistica, ovvero su come le teorie linguistiche che fanno predizioni sui processi neurocognitivi implicati nel linguaggio possano essere verificate empiricamente.

Al termine del corso gli studenti avranno acquisito gli strumenti per riflettere criticamente sulle basi neurobiologiche del linguaggio. Avranno acquisito consapevolezza critica dei processi neurali coinvolti nell’apprendimento sia della prima che della seconda lingua. Il dizionario tecnico-scientifico sarà arricchito di un nuovo lessico specialistico che potrà essere utilizzato in modo appropriato in contesti diversi. Saranno in grado di interpretare le questioni generali alla base della moderna ricerca nel campo della neurobiologia del linguaggio. Gli studenti dovranno anche imparare a utilizzare la bibliografia specialistica presente nelle più importanti Riviste peer reviewed del settore e servirsene adeguatamente.

Partendo da questo quadro generale, gli studenti saranno in grado di acquisire le seguenti competenze trasversali:

  1. trasferire le nozioni apprese sia nella professione di interprete e traduttore sia nella didattica della L2 (acquisendo abilità didattiche innovative);
  2. mettere in atto strategie comunicative diversificate in funzione dei contesti d’uso della lingua e delle finalità per cui viene usata;

relazionarsi in modo dinamico con la realtà esterna gestendo i rapporti comunicativi con gli altri in modo funzionale ed efficace, avendo acquisito conoscenze critiche sul funzionamento del linguaggio.

 

Nel corso gli studenti sviluppano la capacità di sottoporsi ad una continua autovalutazione, aggiornare e sviluppare competenze e capacità attraverso strategie personali e apprendimento collaborativo (competenze personali e interpersonali (punto 25 DB).

 

Nel corso gli studenti sviluppano la capacità di sottoporsi ad una continua autovalutazione e la capacità di aggiornare e sviluppare competenze e abilità attraverso strategie personali (competenze personali, punto 26 DB).

 

Il Corso permette di sviluppare competenze specifiche in ambito medico (competenze tematiche).

Lezione frontale interattiva (gli studenti saranno continuamente stimolati a riflettere in modo critico sulle questioni discusse e ad interagire in modo attivo con il docente). Utilizzo di materiale multimediale e Power Point.

Prova orale

L’esame mira a valutare il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • Conoscenza dei presupposti teorici e delle pratiche metodologiche nella neurobiologia del linguaggio.
  • Capacità di riflettere criticamente sui processi di apprendimento del linguaggio sia nella prima che nella seconda lingua e sulle basi neurobiologiche che li controllano (vedi anche competenze personali EMT, punto 26).

Capacità di utilizzo del lessico specialistico (italiano-inglese) acquisito durante il corso (vedi anche competenza traduttiva EMT, punto 8).

Gli studenti possono prenotarsi per l’esame finale esclusivamente utilizzando le modalità previste dal sistema VOL

Il Prof. Grimaldi riceve il mercoledì dalle 9:00 alle 11:00 presso lo studio dell'Edificio Parlangeli. Dato l'elevato numero di studenti, si consiglia di prenotare il ricevimento tramite email. Se necessario, è possibile concordare un ricevimento/colloquio online con il docente.

Questo secolo ha davanti a sé due sfide gigantesche: capire come funzionano l’universo e il cervello. La galassia più vicina a noi, la Via Lattea, contiene circa 100.000 miliardi di stelle. Il cervello umano contiene circa 86.000 miliardi di neuroni. La galassia è grande e distante, il cervello è piccolo e fra le nostre orecchie. Come è possibile che miliardi di neuroni ammassati nel buio di una scatola cranica, oltre a regolare la respirazione, la pressione sanguigna e il battito cardiaco, producano comportamenti intelligenti: coscienza e pensiero, ragionamento, apprendimento e memoria, percezione, linguaggio, insomma tutto ciò che siamo? Il processo di comunicazione fra i neuroni è così sofisticato e veloce (nell’ordine di millisecondi) che comprendere il funzionamento del cervello è forse la sfida più grande. Negli ultimi 15 anni una chiave di lettura ci viene dai classici ritmi oscillatori (delta, theta, alpha, beta e gamma) che avevano trovato ampia diffusione solo in ambito clinico e, al contrario dei Potenziali Evento Correlati, erano stati considerati poco informativi rispetto ai processi cognitivi. La progressiva scoperta dell’onnipresenza di questi ritmi in tutte le funzioni cerebrali ha generato una inversione di rotta nel paradigma di indagine delle neuroscienze cognitive. Il corso, dopo aver trattato l’approccio classico allo studio delle basi neurobiologiche del linguaggio, esplorerà questo nuovo filone di ricerca. In particolare, si rifletterà criticamente su come la sincronizzazione e de-sincronizzazione dei ritmi oscillatori possa dare conto della elaborazione e rappresentazione dei diversi livelli del linguaggio (sia nella prima che nella seconda lingua): fonetico-fonologico, lessicale, morfo-sintattico e semantico. Da questa prospettiva, i livelli del linguaggio saranno re-interpretati come ‘stati neurofisiologici’ che vengono convertiti in segnale acustico in produzione e come ‘stati spettro-acustici’ che vengono convertiti in stati neurofisiologici in percezione.

Andrea Moro, Le lingue impossibili, Cortina, Milano, 2016

Grimaldi, M., (2019), Il cervello fonologico, Carocci, Roma

 

Programma d'esame per studenti non frequentanti:

Oltre ai testi prima citati: Andrea Marini, Manuale di Neurolinguistica, Carocci, Roma, 2018

Semestre
Secondo Semestre (dal 03/03/2025 al 06/06/2025)

Tipo esame
Non obbligatorio

Valutazione
Orale - Voto Finale

Orario dell'insegnamento
https://easyroom.unisalento.it/Orario

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