- Corsi di Laurea Magistrale a Ciclo Unico
- Laurea Magistrale a Ciclo Unico in GIURISPRUDENZA
- ITALIANO GIURIDICO
ITALIANO GIURIDICO
- Insegnamento
- ITALIANO GIURIDICO
- Insegnamento in inglese
- Settore disciplinare
- L-FIL-LET/12
- Corso di studi di riferimento
- GIURISPRUDENZA
- Tipo corso di studio
- Laurea Magistrale a Ciclo Unico
- Crediti
- 8.0
- Ripartizione oraria
- Ore Attività Frontale: 60.0
- Anno accademico
- 2024/2025
- Anno di erogazione
- 2027/2028
- Anno di corso
- 4
- Lingua
- ITALIANO
- Percorso
- EUROPEO E INTERNAZIONALE
- Sede
- Lecce
Descrizione dell'insegnamento
Buona competenza di base della lingua italiana
Il corso illustrerà i temi della linguistica giuridica secondo le seguenti prospettive di indagine: l’italiano giuridico come varietà settoriale/specialistica dell’italiano; la lingua dell’amministrazione e della burocrazia; il diritto nella pluralità delle lingue e la traduzione giuridica; la linguistica giudiziaria e forense; il trattamento informatico dei testi giuridici e risorse digitali per la ricerca e l’analisi testuale; la comprensibilità e la semplificazione del linguaggio giuridico; cenni di storia della lingua del diritto in Italia.
Nell'ambito degli obiettivi formativi del CdS, con il corso di Linguistica giuridica ci si propone di fornire:
Conoscenze e comprensione.
Il corso mira a fornire a studenti e studentesse un'elevata conoscenza sia teorica sia pratica dei principali aspetti che attengono al rapporto tra lingua (italiana) e diritto, tra esperienza linguistica ed esperienza giuridica. Studenti e studentesse sapranno riconoscere tali aspetti nell’analisi e nella riformulazione (anche a fini applicativi, come avanti si dirà) di testi giuridici di varia natura e in generale nell’interpretazione, accompagnata da consapevolezza storica, dei fenomeni linguistico-pragmatici della comunicazione in ambito giuridico.
Capacità di applicare conoscenze e comprensione.
Studenti e studentesse svilupperanno capacità di controllo e revisione del proprio lavoro in base a obiettivi di qualità specifici del corso; sapranno ad esempio valutare e analizzare la produzione dei diversi testi di tipo giuridico e applicare le conoscenze per la riflessione sulla lingua in diversi contesti d’uso e per la produzione di testi, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi formativi del CdS (la produzione di testi, si ricorda, rappresenta una caratteristica quotidiana e permanente di molte delle professioni del futuro laureato in Giurisprudenza).
Autonomia di giudizio.
Studenti e studentesse svilupperanno capacità di formulare proprie opinioni e giudizi rispetto al rapporto tra lingua e diritto; acquisiranno gli strumenti per analizzare i testi in modo consapevole e soprattutto per produrli in modo autonomo ed originale, sia pure nel rispetto dei vari generi e obiettivi testuali e della lunga tradizione della scrittura giuridica del nostro Paese.
Abilità comunicative.
Studenti e studentesse sapranno esporre, argomentare e comunicare le proprie conoscenze adeguandosi ogni volta al contesto. Sapranno costruire testi in base agli scopi specifici richiesti dal genere e dal contesto, tenendo dunque conto delle diversità di situazione, di destinatari e di vincoli imposti.
Capacità di apprendimento.
Studenti e studentesse acquisiranno gli elementi teorici e pratici necessari per proseguire in maniera autonoma nella conoscenza, nell’analisi e nell’uso della lingua giuridica italiana, anche con riferimento alla capacità di reperire, valutare e selezionare le risorse bibliografiche adatte a singoli percorsi tematici di approfondimento e di esplorare e utilizzare adeguatamente strumenti e repertori informatici per la ricerca testuale.
Lezioni frontali (in presenza/in parallelo o a distanza). Viste le finalità anche pratiche e applicative della disciplina, gli aspetti teorici o introduttivi dei vari argomenti saranno di volta in volta accompagnati da abbondanti esemplificazioni dai testi, che saranno sottoposti a lettura e commento linguistico.
Discussione di materiali distribuiti in aula/caricati sulla piattaforma Teams.
Consultazione di materiale bibliografico e di archivi e banche dati online per la ricerca giuridico-linguistica.
Le lezioni, in base all’argomento trattato e alla modalità di presentazione dei contenuti, potranno avvalersi della condivisione di diapositive.
Sono previsti approfondimenti tematici, accompagnati da momenti di autoverifica e da esercitazioni mirate (soprattutto in riferimento al tema della semplificazione dei testi giuridici) con correzione e discussione collettiva e di gruppo.
• La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata.
• Per un migliore collegamento tra argomenti discussi a lezione e studio individuale, è preferibile che gli studenti e le studentesse frequentanti dispongano dei testi d’esame fin dal principio delle lezioni.
L’esame si svolgerà in forma orale e verterà sul programma segnalato nella sezione “Testi di riferimento”; valuterà conoscenza e padronanza dei contenuti e originalità di elaborazione anche con riferimento al lessico tecnico della disciplina. Le prenotazioni all’esame saranno fatte attraverso il sistema VOL.
Commissione d’esame: Prof.ssa Maria Vittoria Dell’Anna (Presidente), Prof.ssa Immacolata Tempesta (Commissaria), Dott.ssa Francesca Fusco (Commissaria).
Con riferimento alle lezioni, il corso si articolerà in sottomoduli di diversa ampiezza e durata, per un totale di 60 ore, che affronteranno i seguenti principali argomenti (sempre accompagnati da esemplificazione e analisi di testi):
a) l’italiano giuridico come varietà settoriale/specialistica dell’italiano (concetto e variabili del linguaggio giuridico; attività e soggetti di “produzione” di lingua giuridica; i testi giuridici: generi, obiettivi, principali classificazioni/sistemazioni in Italia; principali aspetti di lessico, sintassi e testualità dei testi giuridici, anche con riferimento ai vari generi, e problemi di comprensibilità [in collegamento col punto f]; l’italiano e il latino [anche in connessione a g)]);
b) la lingua dell’amministrazione e della burocrazia (caratteri linguistici e testuali di testi amministrativi contemporanei; la lingua dell’amministrazione e della burocrazia come sede del rinnovamento del linguaggio giuridico a partire dalla fine del ‘700 [in collegamento con g) cenni di storia della lingua del diritto in Italia]);
c) il diritto nella pluralità delle lingue e la traduzione giuridica (la prospettiva internazionale; l’italiano e le altre lingue nei testi giuridici italiani; carattere nazionale dei sistemi e dei linguaggi giuridici; vicende di allargamento dell’UE e regime linguistico UE; l’italiano giuridico nell’UE; problemi e aspetti linguistici della traduzione giuridica);
d) la linguistica giudiziaria e forense (le varie fasi del processo: aspetti linguistici e sociolinguistici; caratteri linguistici e testuali della sentenza; la comunicazione del processo al pubblico: informazione giornalistica, cronaca giudiziaria);
e) il trattamento informatico dei testi giuridici (il ruolo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione nell’attività giuridica; banche dati e archivi per il reperimento automatico delle informazioni giuridiche; banche dati e archivi di testi giuridici per la ricerca giuridico-linguistica [con particolare riferimento alla ricerca lessicale e ai problemi della traduzione]);
f) la comprensibilità e la semplificazione del linguaggio giuridico (principali momenti del dibattito sul tema in Italia; analisi di testi ed esercizi di riscrittura a partire da un testo dato [soprattutto testi normativi e processuali]);
g) cenni di storia della lingua del diritto in Italia (dal latino al volgare, dal latino all’italiano, da un secolo all’altro, fino a oggi: momenti, contesti, professioni, protagonisti e testi esemplari dell’italiano giuridico).
Nella trattazione dei vari argomenti si farà riferimento ai principali strumenti della disciplina per quanto utili in particolare alla conoscenza, all’analisi e alla produzione dei testi giuridici (dizionari, grammatiche, corpora e archivi testuali, risorse digitali).
L’esame verificherà:
- la capacità di illustrare i singoli contenuti del programma e di riferirli attraverso proprietà di linguaggio e il tecnicismo lessicale proprio della disciplina;
- la capacità di analisi di un testo giuridico e l’eventuale proposta di riscrittura (si considereranno esempi proposti e commentati nel corso delle lezioni o comunque disponibili nei materiali inviati e nei testi d’esame).
1) Materiali e appunti delle lezioni (questi ampiamente espongono ed esemplificano anche quanto contenuto nei lavori dei successivi punti 2 e 3, ma non li sostituiscono);
2) *M.V. Dell’Anna, In nome del popolo italiano. Linguaggio giuridico e lingua della sentenza in Italia, Firenze, Cesati, 2017 (capp. 1-4, corrispondenti alle pp. 13-165);
3) S. Lubello, L’italiano del diritto, Roma, Carocci, 2021 (pp. 126).
*Per gli studenti frequentanti, la conoscenza dei capp. 2, 3 e 4 del volume indicato al punto 2 potrà essere verificata già nel corso della prova intermedia. La prova intermedia: a) non è obbligatoria; b) si svolgerà nella prima metà di maggio 2025, quasi in chiusura delle lezioni; c) consisterà nell'analisi linguistica di una sentenza, assegnata a ogni studente con largo anticipo, secondo i modelli di analisi appresi nel corso delle lezioni e delle esercitazioni in aula; d) se superata, varrà come esonero dei capitoli suindicati, su cui non si risponderà più in sede d'esame.
Semestre
Secondo Semestre (dal 02/03/2028 al 15/05/2028)
Tipo esame
Non obbligatorio
Valutazione
Orale - Voto Finale
Orario dell'insegnamento
https://easyroom.unisalento.it/Orario