Cinque studenti del primo e secondo anno del corso di laurea in "Medicina e Chirurgia" dell'Università del Salento hanno partecipato nei giorni scorsi al progetto "Initiate", promosso da World Food Programme (WFP) e Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e ospitato presso la Base di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite (UNHRD) di Brindisi. L'iniziativa riunisce oltre venti organizzazioni partner, tra agenzie ONU, ONG, enti di ricerca e università, e ha come obiettivo quello di progettare e sviluppare soluzioni standardizzate innovative in risposta alle emergenze sanitarie. La prima di queste è una clinica mobile per il trattamento di malattie infettive, al cui sviluppo hanno partecipato anche autorità sanitarie di paesi soggetti a epidemie, tra cui quelle della Guinea, del Malawi e dell’Uganda.
Dopo l'installazione del primo prototipo di questa clinica, gli studenti UniSalento sono stati coinvolti come volontari - sia nel ruolo di componenti dello staff medico che di pazienti - in una serie di esercitazioni mediche per testare la funzionalità di questa struttura. Raccontano Federico Pepe, Sabrina Greco, Francesca Laudisa, Eleonora Piccinno e Defne Çiraci: «Abbiamo avuto l’incredibile occasione di affiancare medici, infermieri, designer e ingegneri e così fornire il nostro, seppur piccolo, contributo a questo importante progetto che porterà innovazione e aiuto soprattutto nelle aree in via di sviluppo. Indimenticabili il clima di collaborazione, il teamworking, la competenza, la generosità condivise per una causa comune, in un progetto nel quale le differenze culturali sono le fondamenta per la crescita e la conoscenza. Speriamo di poter continuare a seguire questa iniziativa e sostenerla nel suo progredire».