Nei giorni scorsi sono stati pubblicati i risultati del bando MIUR che finanzia borse di “Dottorato Innovativo con caratterizzazione industriale”. Si tratta di un programma che, prendendo spunto da linee guida europee, si pone gli obiettivi di internazionalizzare i dottorati italiani e di rafforzare i legami col settore industriale. Infatti, in questi percorsi, il dottorando è chiamato a svolgere un periodo di studio e ricerca di almeno sei mesi presso imprese che svolgano attività industriali dirette alla produzione di beni o di servizi, e un periodo di studio e ricerca di almeno sei mesi all’estero, per qualificare “in senso industriale ed internazionale” le proprie esperienze formative e di ricerca, con previsione di ricadute sia sul tessuto produttivo dei territori interessati dal programma, sia occupazionali, successive al conseguimento del dottorato.
L'Università del Salento ha presentato 30 domande, nell'ambito di 6 dottorati. Di queste, 19 sono state finanziate (63%), per un importo complessivo di circa un milione e mezzo di euro nell'arco di tre anni che va ad aggiungersi ai tre milioni di euro già destinati, dall'Ateneo e da altre fonti di finanziamento, ai corsi di dottorato organizzati dall’Università.
In particolare le nuove borse finanziate sono:
- 4 borse "Fisica e Nanoscienze"
- 4 borse "Ingegneria dei Materiali e delle Strutture e Nanotecnologie"
- 4 borse "Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali"
- 3 borse "Ingegneria dei Sistemi Complessi"
- 3 borse "Nanotecnologie"
- 1 borsa "Human and Social Sciences"
In generale si sottolinea che l'Università del Salento è stata in grado di ottenere maggiori risorse rispetto a quelle che avrebbe ricevuto secondo una suddivisione su pura scala dimensionale a dimostrazione dell'innovatività dei percorsi proposti e della sua capacità di fare sistema e creare sinergie con partner internazionali ed industriali a vantaggio dei dottorandi e del territorio.
«Il finanziamento appena ottenuto per i dottorati innovativi ci consentirà di offrire un’occasione reale ed importante a tanti giovani e validi talenti che quotidianamente lavorano nella nostra Università con entusiasmo e competenza, ma che poi sono spesso costretti a lasciare il nostro territorio per mancanza di concrete opportunità di crescita professionale e lavorativa – ha commentato il rettore dell’Università del Salento, Vincenzo Zara. - Rappresenta, inoltre, un’ulteriore valutazione positiva della qualità dei percorsi formativi del nostro Ateneo e una conferma della forte interazione con le realtà produttive ed imprenditoriali oltre che con centri di ricerca internazionali.»
Data ultimo aggiornamento: 13/02/2018