Laurea Magistrale in PSICOLOGIA DELL'INTERVENTO NEI CONTESTI RELAZIONALI E SOCIALI

Corso di studi
PSICOLOGIA DELL'INTERVENTO NEI CONTESTI RELAZIONALI E SOCIALI
Corso di studi in inglese
PSYCHOLOGY OF INTERVENTION IN RELATIONAL AND SOCIAL CONTEXTS
Titolo
Laurea Magistrale
Classe MIUR
Classe delle lauree magistrali in Psicologia - LM-51 (DM270)
Durata
2 anni
Crediti
120
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANE E SOCIALI
Sito web del corso
https://www.unisalento.it/didattica/cosa-studiare/percorsi/-/dettaglio/corso/LM71/psicologia-dell-intervento-nei-contesti-relazionali-e-sociali
Lingua
ITALIANO
Sede
Lecce
Anno accademico
2023/2024
Tipo di accesso
Corso ad accesso libero
Profili professionali formati
2.5.3.3.1 - Psicologi clinici e psicoterapeuti
2.5.3.3.2 - Psicologi dello sviluppo e dell’educazione
2.5.3.3.3 - Psicologi del lavoro e delle organizzazioni

Descrizione del corso

Capacità di comunicare con il cliente i contenuti, gli output e le procedure concernenti l'attività professionale in termini di chiarezza, ostensibilità dei presupposti, appropriatezza e fruibilità.
Capacità di organizzare, orientare e gestire le prestazioni professionali secondo la logica del servizio.
Capacità di identificare i format e i codici comunicativi (es. report, progetto, rendiconto, relazione peritale, ecc.) più appropriati agli scopi dell'intervento.
Capacità avanzata di resocontazione delle prassi professionali.
Capacità di operare, di sviluppare e governare strutture di lavoro collettive (formali o informali).
Le capacità sopra richiamate sono acquisite tramite i laboratori di tirocinio interno (TPV) e le attività di tirocinio esterno, e valutate tramite le prove di idoneità previste al termine dei laboratori di tirocinio interno, la relazione del tutor di tirocinio esterno e la valutazione della resocontazione dell'esperienza di tirocinio da parte dello studente, la prova finale.

Capacità di riconoscere e tenere in conto, ai fini dell'azione professionale, la multidimensionalità dei processi (inter)umani.
Capacità di riconoscere la propria implicazione soggettiva nella relazione di intervento, e di utilizzarla riflessivamente entro il quadro dei principi metodologici e deontologici che regolano l’agire professionale.
Capacità di selezionare i modelli interpretativi, le procedure operative e gli strumenti di indagine e di intervento sulla base di criteri di validità scientifica, fattibilità, coerenza mezzi/fini, ostensibilità.
Capacità di mappare le condizioni organizzative, istituzionali e culturali che fondano e vincolano la committenza.
Capacità di ragionamento analitico e ragionamento abduttivo finalizzato all’interpretazione psicologica dei fenomeni.
Concezione di un sé professionale ancorato agli obiettivi e responsabile dei risultati prodotti dalla propria azione.
Dispositivi formativi dedicati alla promozione delle capacità di giudizio sopra richiamate sono gli insegnamenti delle attività affini/integrative, le attività laboratoriali del tirocinio pratico valutativo (TPV), la prova finale. La promozione di tali capacità è, d'altra parte, concepita come il risultato della complessiva capacità del setting formativo di proporsi allo studente come esperienza sensata, in quanto tale capace di costituirsi per lo studente come spazio riflessivo sulla propria committenza formativa.
Le capacità di giudizio autonomo sono valutate attraverso le prove di idoneità previste al termine delle attività laboratoriali di TPV, la rendicontazione dell'attività di tirocinio, la prova finale.
Sono state organizzate delle lezioni tematiche per gli studenti dell’ultimo anno della LT che possano offire loro un’idea più chiara dell’impostazione curriculare della LM.
Inoltre, il 21 Maggio vi sarà la partecipazione ad una evento di dipartimento che includerà la presentazione dell’offerta formativa e la presenza di un tutoring per rispondere a domande e curiosità degli studenti.
Le principali modalità con cui il corso di studi effettua attività di orientamento in itinere sono le seguenti:
(a) Assemblee docenti-studenti.
- assemblee di carattere generale con cadenza annuale, tendenzialmente all'avvio dell'anno accademico, finalizzate a presentare l'organizzazione del percorso formativo e a rilevare le esigenze degli studenti;
- assemblee straordinarie sollecitate dal verificarsi di eventi imprevisti che introducono cambiamenti di rilievo nell'organizzazione del corso e/o hanno un impatto sugli studenti;
(b) Incontri tematici.
- incontri annuali dedicati ad introdurre gli studenti alle attività di tirocinio presso enti esterni.
Per tutte le necessità di tipo didattico il tutorato viene svolto tramite un rapporto diretto e continuativo tra gli studenti e i docenti di riferimento del corso. Il tutorato relativo alle attività di tirocinio viene svolto da un'apposita commissione (Commissione Tirocinio) istituita all'interno del Consiglio Didattico.
- progetti formativi di tirocinio curriculare suddivisi per SSD (sono previste attività di monitoraggio e di tutoraggio anche in preparazione del lavoro di tesi).

Sono inoltre state organizzate una serie di attività coerenti con le iniziative di dipartimento. Tra queste, si segnalano l’erogazione di borse di studio per stage formativi a Bari, Roma e Bruxelles; la partecipazione ad una giornata per l’orientamento in cui sarà presente un desk con informazioni per rispondere a domande.

Infine, sono state organizzate una serie di attività che sono riportate in allegato.
Nel corso del Consiglio Didattico tenutosi in data 25.7.2022 (cfr. Verbale n. 5), la Presidentessa del Corso di laurea ha presentato la relazione del Gruppo Qualità sulle opinioni degli studenti rilevate dal Presidio di Qualità nell'anno 2021 ed è stata avviata un’articolata discussione.
Si riporta di seguito una sintesi delle rilevazioni relative al CdS in Psicologia dell'Intervento Psicologico nei contesti relazionali e sociali e le proposte avanzate dal Gruppo Qualità, discusse e approvate nel Consiglio Didattico del 25 Luglio 2022.

La soddisfazione degli studenti per l’offerta formativa appare globalmente elevata per i vari aspetti dell’attività didattica.
La valutazione è superiore di 4-7 punti rispetto alla media di Dipartimento e/o di Ateneo, sulle voci: Conoscenze preliminari (Media CdS: 79, media DIP: 73; media Ateneo: 72); utilità attività didattiche integrative (Media CdS: 87, media DIP: 83; media Ateneo: 81), coerenza insegnamento rispetto a quanto dichiarato sul web (media CDS: 90; media DIP: 86; media Ateneo: 86), capacità del docente di stimolare interesse (media CdS: 88; media DIP: 84; media Ateneo: 82)
Sulle altre voci, la valutazione è in linea con la media di Dipartimento e di Ateneo o presenta uno scostamento massimo di 2-3 punti, generalmente a favore del CdS: chiarezza modalità di esame (Media CdS: 84, media Dip: 82; media Ateneo: 81), rispetto orari di svolgimento di lezioni, esercitazioni e altre eventuali attività didattiche (media CdS: 89; media DIP: 87; media Ateneo: 86), materiale didattico (Media CdS: 82; media DIP: 82; media Ateneo: 80), chiarezza esposizione docente (Media CdS: 86; media DIP: 85; media Ateneo (83), carico di studio (Media CdS: 77, media DIP: 78; media Ateneo: 77), interesse per gli argomenti (media CdS: 80; media DIP: 83; media Ateneo (81), reperibilità docente (media CdS: 87; media DIP: 86; media Ateneo: 84) e soddisfazione complessiva (media CdS: 80; media DIP: 81; media Ateneo: 79).
Si rilevano scostamenti minimi su altre voci e uno scostamento di 5 punti in negativo rispetto all’anno precedente (2020), sulla voce 'rispetto degli orari'. Un’ipotesi è che alcune criticità siano contingenti all’erogazione in modalità blended dei corsi (tendenza degli studenti a seguire a distanza, riduzione dell’interazione con il docente, maggiore difficoltà nella proposta di attività esercitative). In ogni caso, la maggior parte degli studenti esprime valutazioni positive rispetto alla didattica in modalità blended, con percentuali superiori rispetto alla media di Dipartimento e di Ateneo.
La rilevazione opinione studenti 2020/2021 non evidenzia particolari criticità su nessun insegnamento.
Il suggerimento principale degli studenti è stato quello di alleggerire il carico didattico complessivo, inserire prove d’esame intermedie, aumentare le attività di supporto didattico ed eliminare argomenti già trattati da altri insegnamenti.


Il Gruppo Assicurazione Qualità ha proposto al consiglio di adottare le seguenti azioni, discusse e approvate durante il Consiglio Didattico:
(a) in riferimento al lieve trend in negativo rispetto alle valutazioni del 2020, invitare i singoli docenti a tenere conto di eventuali punteggi in peggioramento rispetto all’anno precedente, a diagnosticarne le ragioni, e a individuare strategie di miglioramento, anche attraverso il confronto con il Gruppo Qualità;
(b) in riferimento al suggerimento degli studenti di inserire prove intermedie, sollecitare i docenti in tal senso, anche al fine di sostenere il completamento in corso del percorso di studio, e incoraggiare il ricorso ad attività di supporto didattico, anche in termini di incremento di esercitazioni ed attività pratiche;
(c) in riferimento al carico didattico e alla parziale sovrapposizione di argomenti già trattati da altri insegnamenti, rinforzare il monitoraggio sui programmi di insegnamento





Opinioni degli studenti - A cura del Presidio della Qualità D'Ateneo
Data la recente attivazione del Corso di laurea (a.a. 2020/21), non sono attualmente disponibili opinioni dei laureandi, né rilevazioni relative alla condizione occupazionale dei laureati e al loro profilo.

Opinioni dei laureati
Il laureato dovrà aver acquisito:
- la padronanza dei linguaggi disciplinari psicologici e la loro organizzazione in quadri inter- e meta-disciplinari, tali da poter essere utilizzati per sviluppare ulteriori connessioni;
- la capacità di accomodare la struttura delle conoscenze già possedute alle progressive acquisizioni della ricerca scientifica in campo psicologico;
- la capacità di utilizzare gli eventi critici che si realizzano entro l’attività professionale a scopi di conoscenza e di sviluppo delle competenze;
- la consapevolezza circa la necessità di inscrivere la propria attività nella più ampia cornice del dibattito scientifico-professionale nazionale e internazionale, attraverso i dispositivi a tal fine predisposti (riviste, congressi, seminari).
Queste competenze sono acquisite come precipitato dei corsi di insegnamento nel loro complesso e in parte come esito di specifici insegnamenti ed esercitazioni. Un ruolo rilevante è giocato dalla prova finale, nonché da iniziative di carattere scientifico che vedano coinvolti gli studenti (convegni scientifici, seminari di studio, lezioni magistrali). Il possesso di tali competenze è verificato in sede di valutazione della prova finale.
Il corso di laurea magistrale in Psicologia dell’intervento nei contesti relazionali e sociali è finalizzato a fornire le conoscenze teoriche avanzate, le competenze metodologiche psicosociali e le abilità relazionali e tecniche necessarie allo psicologo per progettare e realizzare l’intervento nei servizi diretti alla persona, alle famiglie, ai gruppi, alle organizzazioni e alle comunità nei diversi setting clinici e sociali (scuole, luoghi di lavoro, istituzioni, reti sociali formali e informali), con l’obiettivo di favorire la convivenza sociale e promuovere la qualità della vita e il benessere individuale e collettivo.
Il Corso di Laurea Magistrale in Psicologia dell’intervento nei Contesti Relazionali e Sociali in classe LM-51 abilita alla professione di Psicologo in base alle norme vigenti. Il Corso garantisce l'acquisizione delle conoscenze teoriche avanzate, delle competenze metodologiche psicosociali e delle abilità relazionali e tecniche di base per l'esercizio dell'attività professionale. Esso persegue come fondamentale scopo formativo l'acquisizione delle competenze psicologiche necessarie alla progettazione e alla realizzazione dell’intervento nei servizi rivolti a singoli individui, famiglie, gruppi, comunità in diversi contesti (scuole, organizzazioni di lavoro, cooperative, associazioni, gruppi informali, istituzioni).
Il percorso di laurea è caratterizzato da un approccio specificatamente psicosociale, che riconosce il ruolo del contesto relazionale, sociale e culturale nella costruzione del benessere di individui, gruppi e comunità. Tale approccio, integrato dall’apporto di saperi psicologici specialistici e di saperi interdisciplinari nell’ambito delle scienze umane e sociali, è volto alla progettazione di interventi professionali in grado di agire sull’interfaccia tra l'individuo e l'ambiente, con l’obiettivo di favorire la convivenza sociale e promuovere la qualità della vita e il benessere individuale e sociale in tutte le sue componenti. Oggetto di analisi e di intervento sono, principalmente, le persone-nei-contesti: famiglia, comunità territoriali, comunità virtuali, contesti lavorativi, associativi, scolastici e istituzionali.
Il Corso di laurea magistrale in Psicologia dell’Intervento nei Contesti Relazionali e Sociali propone un profilo formativo e professionale che risponde all'esigenza di formare una professionalità specifica; uno psicologo che, grazie al riferimento a specifici modelli e competenze metodologiche trasversali ai contesti (es. analisi della domanda, sviluppo della committenza, orientamento al servizio, aspetti di setting, gestione della relazione, metodologie di ricerca), sia capace di a) analizzare contesti e domande differenziate (da parte di individui, famiglie, gruppi sociali, comunità); b) di progettare, a partire da questa comprensione, l’intervento; c) rispondere a domande emergenti connesse all’evoluzione dello scenario sociale e culturale contemporaneo - sempre in un’ottica di miglioramento della qualità della vita, nei diversi ambiti della convivenza.
A tal fine, il percorso formativo prevede un nucleo di insegnamenti (M-PSI/05, M-PSI/06, M-PSI/07, M-PSI/08) che forniscono allo studente la conoscenza dei modelli teorico-epistemologici legati all’analisi delle persone-nei-contesti e dei metodi e delle tecniche della consulenza psicologica, in setting individuali e di gruppo, dell’intervento di comunità e dello sviluppo delle risorse umane. Complementari a questo gruppo d’insegnamenti, un altro gruppo di attività didattiche consente allo studente, di:
a) perfezionare le conoscenze di metodologia e analisi dei dati per la progettazione, il monitoraggio e la verifica dell'efficacia del proprio agire professionale (M-PSI/03);
b) approfondire le conoscenze e i modelli di intervento sui processi psicologici implicati nella convivenza di gruppi etnico-culturali diversi (M-PSI/05);
c) approfondire le conoscenze relative ai modelli di intervento nei contesti scolastici e familiari su specifici gruppi di popolazione (principalmente in età pre-scolare e scolare) e su problematiche psicologiche in età evolutiva, di ordine cognitivo (M-PSI/01), affettivo e relazionale (M-PSI/04);
d) approfondire le caratteristiche dell’intervento psicologico su specifici problemi e/o contesti applicativi, scegliendo – in un primo blocco di materie affini o integrative – un insegnamento nell’area clinica e dinamica (MPSI/07 e MPSI/08) su ambiti legati per esempio all’intervento sulle dipendenze o su situazioni traumatiche, all’intervento nei contesti di assistenza e di cura o in ambito giudiziario, nell’area sociale e di comunità (MPSI/05) su ambiti legati per esempio all’intervento per la promozione della salute o per la promozione territoriale, o nell’area del lavoro e delle organizzazioni (MPSI/06), su ambiti legati per esempio alla promozione del benessere nelle organizzazioni;
e) consolidare la conoscenza delle teorie e delle metodologie in uso nelle scienze sociali, scegliendo – in un secondo blocco di materie affini/integrative – un insegnamento che consenta di approfondire i processi di crisi e mutamento sociale (SPS/07), le tecniche statistiche di analisi dei dati per la ricerca psicosociale (SECS-S/01), la linguistica sperimentale (L-LIN/01) o i modelli dell’intervento formativo nei contesti di apprendimento e ricerca educativa (PED/04)
f) approfondire i metodi della ricerca qualitativa, nell’ambito delle altre conoscenze utili al mondo del lavoro
g) acquisire ulteriori conoscenze linguistiche (Inglese, L-LIN/12)
Infine, nell’ambito delle attività formative professionalizzanti previste per la classe di laurea magistrale in Psicologia (Decreto attuativo 654 del 5 Luglio 2022), l’offerta formativa prevede un ampio gruppo di attività pratico-applicative volte a promuovere – in setting di gruppo a numerosità limitata - la competenza all’uso delle tecniche, cioè la competenza a regolare l’applicazione delle procedure e/o strumenti in ragione dell’obiettivo di impiego (es. intervento clinico con i gruppi, sviluppo di carriera, valutazione dello sviluppo tipico e atipico, valutazione dei processi neuropsicologici, valutazione in psicogeriatria, verifica dell’intervento) e ad approfondire caratteristiche del lavoro psicologico all’interno di specifici servizi del sistema sanitario.

Ai sensi degli articoli 1 e 3 della legge 8 novembre 2021, n. 163, l’esame finale per il conseguimento della laurea magistrale in Psicologia - classe LM-51 abilita all’esercizio della professione di psicologo. A tal fine il predetto esame finale comprende lo svolgimento di una prova pratica valutativa delle competenze professionali acquisite con il tirocinio interno ai corsi di studio, volta ad accertare il livello di preparazione tecnica del candidato per l’abilitazione all’esercizio della professione, che precede la discussione della tesi di laurea.
Sono ammessi all’esame finale coloro che conseguono un giudizio di idoneità del tirocinio pratico-valutativo interno ai corsi di studio La tesi di laurea può essere a carattere compilativo e/o di ricerca. La tesi è un elaborato originale che può assumere le seguenti forme:
- presentazione di una ricerca empirica o di una ricerca-intervento;
- resoconto di un caso di intervento;
- rassegna critica di un ambito della letteratura scientifica.
La discussione della tesi di laurea durante la prova finale ha l'obiettivo di sviluppare (ma anche di verificare) l'autonomia di giudizio maturata dallo studente a conclusione del percorso di studi e la sua capacità di apprendimento.

Ai sensi del Decreto interministeriale n. 654 del 5 Luglio 2022, la prova pratica valutativa (di seguito, PPV), che precede la discussione della tesi di laurea, è finalizzata all’accertamento delle capacità del candidato di riflettere criticamente sulla complessiva esperienza di tirocinio e sulle attività svolte, anche alla luce degli aspetti di legislazione e deontologia professionale, dimostrando di essere in grado di adottare un approccio
professionale fondato su modelli teorici e sulle evidenze. Tale prova è volta, altresì, a un ulteriore accertamento delle competenze tecnico-professionali acquisite con il tirocinio svolto all’interno dell’intero percorso formativo e valutate all’esito del medesimo.
La prova, in modalità orale, è unica e verte sull’attività svolta durante il TPV e sui legami tra teorie/modelli e pratiche professionali, nonché su aspetti di legislazione e deontologia professionale. - La PPV è superata con il conseguimento da parte dello studente di un giudizio di idoneità, che consente di accedere alla discussione della tesi di laurea.
La tesi può essere svolta e discussa da un singolo studente o da un gruppo di studenti. Nel secondo caso, deve comunque essere riconoscibile, ai fini della valutazione individuale, l'apporto del singolo in tutte le sue varianti (rassegna, ricerca, intervento). Le modalità di svolgimento della prova finale sono definite dal 'Regolamento per le prove finali', adottato per tutti i corsi di studio afferenti al Dipartimento di Scienze Umane e Sociali.

Può accedere al Corso di laurea magistrale in Psicologia - classe LM-51 abilitante chi, all'atto della domanda di ammissione, possieda congiuntamente i seguenti requisiti curriculari:
(1) titolo di laurea triennale (laurea di I livello ai sensi dell'art. 3 c. 1 del DM 509/99 o laurea ai sensi dell'art. 3 c.1 del DM 270/04);
(2) acquisizione di non meno di 88 CFU nei settori scientifico-disciplinari psicologici (M-PSI/01, M-PSI/02, M-PSI/03, MPSI/04,M-PSI/05, M-PSI/06, M-PSI/07, M-PSI/08), dei quali non meno di 8 cfu per ciascun settore.
(3) acquisizione di 10 CFU di attività formative professionalizzanti, in ottemperanza al Decreto Interministeriale 654/2022, art. 2, comma 6. In mancanza, totale o parziale, del riconoscimento dei CFU di cui al comma 6, i laureati triennali acquisiscono i CFU di tirocinio mancanti in aggiunta ai 120 CFU della laurea magistrale, così come previsto dal comma 7, art. 2. del Decreto Interministeriale 654/2022
I requisiti curricolari di cui al punto (2) possono essere acquisiti anche attraverso l'iscrizione a singoli insegnamenti impartiti presso un corso di laurea triennale e il superamento del relativo esame.
I requisiti curricolari di cui al punto (3) possono derivare dal riconoscimento di a) CFU di Tirocinio previsti nel piano di studio della laurea triennale, se appartenente alla classe di laurea L-24 (Scienze e tecniche psicologiche); b) CFU associati a esperienze pratiche, laboratori, simulazioni, role playing, stesura di progetti, svolti individualmente o in piccoli gruppi, previsti nel piano di studio della laurea triennale, purché finalizzati all’apprendimento di metodi, strumenti e procedure relativi ai contesti applicativi della psicologia e finalizzati allo sviluppo delle conoscenze e delle competenze necessarie ad operare nei contesti in cui interviene la professione psicologica; c) attività extracurriculari a carattere pratico (es. workshop, laboratori), adeguatamente documentate nei contenuti, nella durata e nella frequenza, purché finalizzate all’apprendimento di metodi, strumenti e procedure relativi ai contesti applicativi della psicologia e finalizzate allo sviluppo delle conoscenze e delle competenze necessarie ad operare nei contesti in cui interviene la professione psicologica.
Ai fini dell'iscrizione, gli aspiranti studenti (per i quali è stato preventivamente accertato il possesso dei requisiti curriculari di cui ai punti precedenti) devono possedere, come personale preparazione, adeguate conoscenze nei diversi settori delle discipline psicologiche e nei settori relativi alle scienze umane e naturali affini al campo psicologico. Devono aver inoltre acquisito adeguate conoscenze relative ai metodi e alle procedure di indagine scientifica, così come competenze nell'ambito della comunicazione e della gestione dell'informazione, nonché adeguate abilità nell'utilizzo, in forma scritta e orale, della lingua inglese. Devono, infine, aver maturato competenze di base di tipo tecnico-procedurale attraverso la partecipazione ad attività formative professionalizzanti.
Fatto salvo il possesso dei requisiti curriculari precisati nel Quadro A3.A:
- per gli studenti che hanno conseguito presso l’Università del Salento o presso altre Università il titolo di laurea o il diploma universitario con una votazione pari o superiore a 95/110 non è prevista la verifica della preparazione personale
- per gli studenti che hanno conseguito presso l’Università del Salento o presso altre Università il titolo di laurea o il diploma universitario con una votazione inferiore a 95/110 è prevista una prova di ingresso valutativa sotto forma di colloquio. Il colloquio valuterà le seguenti aree:
• Conoscenze di base e caratterizzanti i settori delle discipline psicologiche e nei settori relativi alle scienze umane e naturali affini al campo psicologico
• Conoscenze relative ai metodi e alle procedure di indagine scientifica
• Competenze nell'ambito della comunicazione e della gestione dell'informazione,
• Conoscenza della lingua inglese
• Motivazione alla scelta ed al percorso universitario intrapreso (professione futura, settori disciplinari di interesse)
• Competenze di tipo tecnico-procedurale acquisite durante il percorso formativo universitario, a livello triennale, e la partecipazione ad attività formative professionalizzanti

Per ulteriori dettagli sulla prova si rimanda al Bando pubblicato per ogni anno accademico.


Profilo

Il corso prepara alla professione di Psicologo.

Funzioni

Per le conoscenze e le competenze in suo possesso, il laureato in Psicologia dell’Intervento nei Contesti Relazionali e Sociali è in grado di svolgere la professione di Psicologo con funzioni di progettazione, direzione, realizzazione e responsabilità sulle attività previste dall'art. 1 della legge 56/89.
Oggetto della sua attività professionale è principalmente l'uso di conoscenze e di strumenti di intervento per l’analisi delle problematiche degli individui-nei-contesti, la progettazione e la valutazione di interventi psicosociali rivolti a individui, famiglie, gruppi, associazioni, organizzazioni e comunità locali.

Competenze

Gli studenti del Corso di Laurea magistrale in Psicologia, conseguito il giudizio di idoneità delle attività di Tirocinio Pratico Valutativo (TPV), possono accedere alla prova pratica valutativa (di seguito, PPV), che precede la discussione della tesi di laurea, ed abilitarsi all’esercizio della professione.
Le competenze acquisite dal laureato magistrale in Psicologia dell’Intervento nei Contesti Relazionali e Sociali si traducono nella la capacità di utilizzare strumenti di assessment e di intervento nei setting sociali e di comunità (scuole, luoghi di lavoro, istituzioni, reti sociali formali e informali, famiglie, singoli individui) e nei servizi diretti alla persona, ai gruppi, alle organizzazioni e alle comunità, per la promozione del benessere individuale e sociale.

Sbocco

Il laureato in Psicologia dell’Intervento nei Contesti Relazionali e Sociali è uno specialista in Scienze Psicologiche. Può lavorare come libero professionista o con rapporto di dipendenza, esercitando funzioni di elevata responsabilità nelle organizzazioni e nei servizi diretti alla persona, ai gruppi, alle comunità (scuola, sanità, pubblica amministrazione, aziende). Può, in particolare, progettare e gestire interventi mirati alla promozione della salute, alla prevenzione del disagio psicosociale e al miglioramento della qualità della vita di individui, gruppi, organizzazioni e comunità, nonché monitorare e valutare la qualità, l'efficacia e l'appropriatezza degli interventi. Può dunque lavorare con funzioni e in ambiti differenziati; ad esempio: nell’ambito della consulenza, della diagnosi e del supporto psicologico nei servizi diretti alla persona e alle famiglie; nell'ambito della formazione e della consulenza nelle scuole per la prevenzione e il contrasto del disagio giovanile, per la valutazione delle problematiche psicologiche in età evolutiva, di ordine cognitivo, affettivo e relazionale, per la promozione di processi di inclusione; nell'ambito della promozione del benessere psicologico e della qualità della vita dei soggetti con fragilità sociale (es. anziani, persone con importante disagio psichico, soggetti affetti da malattie croniche) nei contesti di assistenza e di cura e nelle reti sociali formali e informali, anche sostenendo il lavoro d'equipe nei gruppi multidisciplinari; nell'ambito della progettazione e gestione di interventi volti all’integrazione psicosociale dei cittadini immigrati o di altri gruppi sociali fragili e nell'ambito della progettazione e gestione dei processi partecipativi, al servizio di enti, istituzioni, realtà associative; nell'ambito della valutazione e dell'intervento sullo stress lavoro correlato e della gestione e dello sviluppo delle risorse umane nei luoghi di lavoro. Può altresì, nei diversi contesti di intervento, condurre attività di ricerca per approfondire l'analisi dei problemi e progettare risposte mirate di intervento.
Il laureato in Psicologia dell’Intervento nei Contesti Relazionali e Sociali può, inoltre, effettuare il coordinamento e la supervisione dei dottori in tecniche psicologiche. Può altresì accedere a Master specialistici di II livello e Corsi di Dottorato. Il laureato che sia iscritto all'Ordine degli Psicologi, sezione A, ha accesso alle Scuole di specializzazione in Psicoterapia riconosciute dal MIUR, così come tutti gli altri laureati magistrali e del vecchio ordinamento in Psicologia, ai sensi della Legge 56/89, e per gli sbocchi professionali della Legge 31 del 28 febbraio 2008. Ha inoltre accesso alle Scuole di specializzazione universitarie abilitanti alla psicoterapia ex DM 24 luglio 2006.

Piano di studi

PERCORSO COMUNE

Laboratorio valutazione in psicogeriatria (NN)

1 crediti - Non obbligatorio

L’assesment in ambito giuridico (M-PSI/08)

8 crediti - Non obbligatorio

PROVA FINALE (PROFIN_S)

6 crediti - Obbligatorio

TIROCINIO (NN)

15 crediti - Obbligatorio