- Offerta Formativa A.A. 2022/2023
- Laurea Magistrale in GESTIONE DELLE ATTIVITA' TURISTICHE E CULTURALI
Laurea Magistrale in GESTIONE DELLE ATTIVITA' TURISTICHE E CULTURALI
- Corso di studi
- GESTIONE DELLE ATTIVITA' TURISTICHE E CULTURALI
- Corso di studi in inglese
- TOURIST AND CULTURAL ENTITIES MANAGEMENT
- Titolo
- Laurea Magistrale
- Classe MIUR
- Classe delle lauree magistrali in Progettazione e gestione dei sistemi turistici - LM-49 (DM270)
- Durata
- 2 anni
- Crediti
- 120
- Dipartimento
- DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL'ECONOMIA
- Sito web del corso
- http://www.economia.unisalento.it/711
- Lingua
- ITALIANO
- Sede
- Lecce
- Anno accademico
- 2022/2023
- Tipo di accesso
- Corso ad accesso libero
- Profili professionali formati
- 2.5.1.6.0 - Specialisti delle pubbliche relazioni, dell'immagine e professioni assimilate
2.5.3.1.2 - Specialisti dell'economia aziendale
Descrizione del corso
I laureati saranno in grado di interloquire con tutti i portatori di interessi coinvolti nella valorizzazione e promozione del territorio, nonché potranno promuovere forme di comunicazione pubblica delle istituzioni e/o delle aziende turistiche. Tali abilità rivengono dall'approfondimento delle discipline manageriali.
Il percorso formativo per raggiungere tali risultati è integrato da seminari e testimonianze tenute anche da esponenti del mondo delle professioni, delle imprese e/o delle Istituzioni di governo degli enti locali. Ciò agevola la capacità di comunicazione anche in un'ottica di miglioramento della conoscenza critica.
Per la verifica di tali capacità sono previste, oltre ai tradizionali metodi di valutazione, forme di controllo in itinere tramite la redazione di lavori di gruppo realizzati sotto il coordinamento e la supervisione dei docenti.
La discussione davanti ad una commissione del proprio elaborato di tesi riguardante argomenti relativi al percorso di studio effettuato contribuisce a sviluppare le abilità comunicative dei laureati.
Il percorso formativo per raggiungere tali risultati è integrato da seminari e testimonianze tenute anche da esponenti del mondo delle professioni, delle imprese e/o delle Istituzioni di governo degli enti locali. Ciò agevola la capacità di comunicazione anche in un'ottica di miglioramento della conoscenza critica.
Per la verifica di tali capacità sono previste, oltre ai tradizionali metodi di valutazione, forme di controllo in itinere tramite la redazione di lavori di gruppo realizzati sotto il coordinamento e la supervisione dei docenti.
La discussione davanti ad una commissione del proprio elaborato di tesi riguardante argomenti relativi al percorso di studio effettuato contribuisce a sviluppare le abilità comunicative dei laureati.
I laureati possiedono la conoscenza delle metodologie e dei principi in materia economico-territoriale e culturale necessari per l'assunzione di decisioni nell'ambito di posizioni di responsabilità nell'amministrazione e nel governo di istituzioni, private, pubbliche e non-profit, rivolte alla gestione economica delle risorse naturali e culturali.
I laureati:
-Sono in grado di ricercare e riconoscere le potenzialità economiche di un territorio;
-Riescono ad ideare processi volti alla valorizzazione del patrimonio culturale;
- Possono adottare decisioni di governo e gestione di imprese turistiche.
L'uso di modelli didattici consueti, opportunamente integrati da seminari di approfondimento ed esercitazioni su casi di studio reali, consente al laureato di acquisire autonomia nell’assunzione di decisioni.
L'attività assegnata dal docente relatore per la preparazione della prova finale costituisce un ulteriore momento per sviluppare in modo autonomo le capacità decisionali e di giudizio.
I laureati:
-Sono in grado di ricercare e riconoscere le potenzialità economiche di un territorio;
-Riescono ad ideare processi volti alla valorizzazione del patrimonio culturale;
- Possono adottare decisioni di governo e gestione di imprese turistiche.
L'uso di modelli didattici consueti, opportunamente integrati da seminari di approfondimento ed esercitazioni su casi di studio reali, consente al laureato di acquisire autonomia nell’assunzione di decisioni.
L'attività assegnata dal docente relatore per la preparazione della prova finale costituisce un ulteriore momento per sviluppare in modo autonomo le capacità decisionali e di giudizio.
Le attività di orientamento in ingresso si sostanziano nella presentazione dell'offerta didattica erogata dal Dipartimento di Scienze dell'Economia (DSE) e nella descrizione delle strutture e dei servizi offerti. Il DSE è parte attiva anche nelle attività di orientamento in ingresso realizzate dall'Ateneo.
Tali attività rientrano nel piano di iniziative condiviso dai docenti appartenenti ad un gruppo di lavoro dedicato all'orientamento, coordinato dal Vicedirettore del DSE con delega alla Didattica e composto anche dal personale tecnico amministrativo del DSE e dalle Rappresentanze Studentesche. Tale gruppo di lavoro, recentemente ricostituito, pianifica le iniziative di orientamento a livello dipartimentale, definendo i contenuti del materiale informativo, le modalità di comunicazione e il calendario delle iniziative da svolgere sia in loco che presso le scuole secondarie.
Il DSE ha organizzato negli ultimi anni la presentazione dell'offerta formativa agli iscritti nei corsi di laurea triennale dello stesso DSE.
In data 15.03.2021 si è svolto un incontro di orientamento per gli studenti triennali nell'ambito del quale è stata presentata l'offerta formativa del CdS LM-49. Tale incontro si è tenuto in via telematica, mediante l'utilizzo della piattaforma Teams, a causa dell'emergenza sanitaria da COVID-19.
In data 27 maggio 2022 è stato organizzato un Open day di orientamento 'Management in transizione' nel Campus Ecotekne al fine di presentare agli studenti l'offerta formativa e gli spazi del Dipartimento di Scienze dell'economia anche mediante talk e interviste tematiche con il coinvolgimento di docenti del corso ed imprese del territorio.
Tali attività rientrano nel piano di iniziative condiviso dai docenti appartenenti ad un gruppo di lavoro dedicato all'orientamento, coordinato dal Vicedirettore del DSE con delega alla Didattica e composto anche dal personale tecnico amministrativo del DSE e dalle Rappresentanze Studentesche. Tale gruppo di lavoro, recentemente ricostituito, pianifica le iniziative di orientamento a livello dipartimentale, definendo i contenuti del materiale informativo, le modalità di comunicazione e il calendario delle iniziative da svolgere sia in loco che presso le scuole secondarie.
Il DSE ha organizzato negli ultimi anni la presentazione dell'offerta formativa agli iscritti nei corsi di laurea triennale dello stesso DSE.
In data 15.03.2021 si è svolto un incontro di orientamento per gli studenti triennali nell'ambito del quale è stata presentata l'offerta formativa del CdS LM-49. Tale incontro si è tenuto in via telematica, mediante l'utilizzo della piattaforma Teams, a causa dell'emergenza sanitaria da COVID-19.
In data 27 maggio 2022 è stato organizzato un Open day di orientamento 'Management in transizione' nel Campus Ecotekne al fine di presentare agli studenti l'offerta formativa e gli spazi del Dipartimento di Scienze dell'economia anche mediante talk e interviste tematiche con il coinvolgimento di docenti del corso ed imprese del territorio.
All'inizio dei corsi, i singoli docenti svolgono delle attività rivolte a ridurre le disomogeneità nelle conoscenze preliminari degli studenti provenienti da differenti corsi di laurea. Tale attività è molto utile in quanto permette di livellare le conoscenze di partenza, permettendo una maggiore efficacia della docenza e una più proficua comprensione, da parte degli studenti, dei contenuti erogati, anche con l'ausilio di materiale didattico integrativo.
Inoltre, alcuni docenti afferenti al Consiglio Didattico dell'area Turismo sono incaricati dal Consiglio Didattico stesso di ricoprire il ruolo di tutor. In tale veste, essi svolgono attività di tutorato e consulenza, in caso di richieste di chiarimento da parte di studenti potenziali o iscritti, con riferimento all'organizzazione del percorso di studio o alla comprensione di contenuti disciplinari.
A livello di Ateneo, l'ufficio Integrazione Disabili dell'Università del Salento si occupa di agevolare il percorso universitario degli studenti diversamente abili, offrendo accoglienza, orientamento e informazioni In aggiunta, gli studenti tutor, iscritti ai Corsi di Laurea Magistrale, svolgono attività di accoglienza e tutorato presso gli sportelli del Centro Accoglienza Studenti (CAS) attivati nelle aree economico-giuridica, nonché in quella umanistica e scientifica.
Tra le iniziative di orientamento in itinere, rientrano gli incontri di orientamento e consultazione, tenutisi in data 21.05.2020 e 22.12.20, tra gli studenti iscritti al CdS in Manager del turismo ed alcuni docenti di Area Turismo, a cui hanno partecipato anche gli studenti del CdS LM-49.
Nell'ambito di tali incontri, tenutisi in via telematica (mediante l'utilizzo della piattaforma Teams) a causa dell'emergenza sanitaria da COVID-19, si è discusso del percorso formativo della LM-49 e sono emersi interessanti spunti di riflessione utili per il miglioramento della qualità dell'offerta didattica.
Inoltre, alcuni docenti afferenti al Consiglio Didattico dell'area Turismo sono incaricati dal Consiglio Didattico stesso di ricoprire il ruolo di tutor. In tale veste, essi svolgono attività di tutorato e consulenza, in caso di richieste di chiarimento da parte di studenti potenziali o iscritti, con riferimento all'organizzazione del percorso di studio o alla comprensione di contenuti disciplinari.
A livello di Ateneo, l'ufficio Integrazione Disabili dell'Università del Salento si occupa di agevolare il percorso universitario degli studenti diversamente abili, offrendo accoglienza, orientamento e informazioni In aggiunta, gli studenti tutor, iscritti ai Corsi di Laurea Magistrale, svolgono attività di accoglienza e tutorato presso gli sportelli del Centro Accoglienza Studenti (CAS) attivati nelle aree economico-giuridica, nonché in quella umanistica e scientifica.
Tra le iniziative di orientamento in itinere, rientrano gli incontri di orientamento e consultazione, tenutisi in data 21.05.2020 e 22.12.20, tra gli studenti iscritti al CdS in Manager del turismo ed alcuni docenti di Area Turismo, a cui hanno partecipato anche gli studenti del CdS LM-49.
Nell'ambito di tali incontri, tenutisi in via telematica (mediante l'utilizzo della piattaforma Teams) a causa dell'emergenza sanitaria da COVID-19, si è discusso del percorso formativo della LM-49 e sono emersi interessanti spunti di riflessione utili per il miglioramento della qualità dell'offerta didattica.
B6 LM 49 Gestione delle attività turistiche e culturali - Opinioni studenti
Il numero dei questionari analizzati per l’a.a. 2019-2020 è pari a 274, dei quali 206 (75,2%) relativi a studenti frequentanti e 68 (24,8%) di studenti non frequentanti. Rispetto all’a.a. precedente durante il quale il numero di questionari compilati era di 293 dei quali 74,4% da studenti frequentanti e 25,6% da studenti non frequentanti si registra una lieve flessione nella partecipazione all’indagine, pur in una situazione pressoché stabile sia in termini di numero totale di rispondenti sia della quota di frequentanti, dalla quale si evince un consolidamento della crescita del CdS a seguito della flessione registrata nell’a.a. 2017-2018 (quando i questionari raccolti furono 255).
Tuttavia, per quanto riguarda il blocco delle domande attinenti alla sezione 'Insegnamento', si segnala che il totale degli studenti (frequentanti e non frequentanti), manifesta un livello di gradimento in decrescita rispetto allo scorso a.a. e più basso rispetto a quello di Dipartimento e di Ateneo per tutti gli indicatori della sezione. In particolare, con riferimento al quesito inerente alle conoscenze preliminari (ins1), si registra una valutazione media pari a 63/100 (era 70/100 nell’a.a. 2018-2019), a fronte di un punteggio medio di 69/100 (68 nell’a.a. 2018-2019) a livello di Dipartimento e di 72/100 (70 nell’a.a. 2018-2019) a livello di Ateneo. Analoga situazione si riscontra per l’indicatore relativo all’adeguatezza del carico di studio (ins2), per il quale si registra un punteggio medio di 64/100 (era 75/100 nell’a.a. 2018-2019), a fronte di un punteggio medio di 72/100 a livello di Dipartimento e di 76/100 a livello di Ateneo. Una flessione simile si riscontra anche per gli indicatori inerenti all’adeguatezza del materiale didattico (ins3, punteggio medio pari a 71/100, contro 75/100 dell’a.a. 2018-2019) e alla chiarezza delle modalità di esame (ins4, punteggio medio pari a 73/00, contro 79/100 dell’a.a. 2018-2019). I valori registrati per l’a.a. 2019-2020 per questi due indicatori sono inferiori a quelli mediamente riscontrati per il Dipartimento (pari, rispettivamente a 77/100 e 80/100) e per l’Ateneo (pari, rispettivamente, a 80/100 e 81/100). In generale, sebbene il livello di gradimento per il CdS con riferimento alla sezione 'Insegnamento' registri una flessione rispetto all’a.a. 2018/2019, tuttavia dai dati provvisori riferiti all’anno 2020 (aggiornati al 27.06.2021, fonte: opinioni.unisalento.it) su un totale di rispondenti pari a 190, dei quali 142 (74,7%) relativi a studenti frequentanti e 48 (25,3%) a studenti non frequentanti, si intravede una ripresa per tutti gli indicatori suddetti. Infatti:
- l’indicatore inerente alle conoscenze preliminari (ins1) registra un aumento di ben 10 punti rispetto all’a.a. 2019/2020, con punteggio medio pari a 73/100 (rispetto a 63/100 nel 2019/2020), a fronte di 70/100 a livello di Dipartimento e di 72/100 a livello di Ateneo,
- l’indicatore relativo all’adeguatezza del carico di studio (ins2), registra un incremento di 12 punti rispetto all’a.a. 2019/2020, con un punteggio medio pari a 76/100 (rispetto a 64/100 del 2019/2020), a fronte di un punteggio medio di 75/100 a livello di Dipartimento e di 77/100 a livello di Ateneo,
- l’indicatore inerente all’adeguatezza del materiale didattico (ins3), registra un aumento di 5 punti rispetto all’a.a. 2019/2020, con un valore medio pari a 76/100 (rispetto a 71/100 del 2019/2020) a fronte di un punteggio medio dipartimentale pari a 80/100 e di Ateneo pari a 81/100,
- l’indicatore inerente alla chiarezza delle modalità di esame (ins4) evidenzia un incremento di 2 punti rispetto all’a.a. 2019/2020, con punteggio medio pari 75/100 (rispetto a 73/100 del 2019/2020) a fronte di un punteggio medio dipartimentale pari a 80/100 e di Ateneo pari a 81/100.
Per quanto concerne le domande inerenti alla sezione 'Giudizio sul docente', l’analisi comparata dei punteggi fa emergere una flessione sia rispetto all’a.a. 2018-2019 sia al dato dipartimentale e di Ateneo, individuando così delle aree di miglioramento. In particolare, relativamente all’indicatore sul 'rispetto degli orari di svolgimento delle lezioni' (doc5), si riscontra una valutazione media di 78/100 per l’a.a. 2019-2020, uguale a quella dell’a.a. precedente, ma in flessione rispetto al dato di Dipartimento e di Ateneo (entrambi pari a 87/100). Relativamente all’indicatore sulla capacità del docente di stimolare “l’interesse verso la disciplina” (doc6), la valutazione media per l’a.a. 2019-2020 è pari a 73/100 (era 81 nell’a.a. precedente), in flessione rispetto al valore medio del Dipartimento (80/100) e dell’Ateneo (82/100). Una terza area di miglioramento riguarda l’indicatore relativo alla capacità del docente di “esporre gli argomenti in modo chiaro” (doc7), per il quale si riscontra, per l’a.a. 2019-2020, una valutazione media pari a 72/100 (era 83 nell’a.a. 2018-2019), a fronte di un punteggio medio del Dipartimento pari a 81/100 e dell’Ateneo pari a 83/100. Una situazione analoga si riscontra per l’indicatore riguardante 'Le attività didattiche integrative (esercitazioni, tutorati, laboratori, etc.) sono utili all'apprendimento della materia' (doc8). Per tale indicatore, il punteggio medio del CdS è pari a 68/100 (era 76/100 nell’a.a. 2018/2019), a fronte di un valore medio per il Dipartimento di 77/100 e per l’Ateneo di 80/100. Relativamente all’indicatore sulla 'coerenza dell’insegnamento con quanto dichiarato sul sito web' (doc9), si registra una sostanziale stabilità nel tempo (76/100 per l’a.a. 2019-2020 contro 78/100 per l’a.a. precedente), pur rimanendo un gap rispetto al valore di Dipartimento (84/100) e di Ateneo (86/100). Infine, per l’indicatore sulla 'reperibilità del docente per chiarimenti e spiegazioni' (doc10), si registra una sostanziale stabilità in senso longitudinale (80/100 nell’a.a. 2019-2020 contro 78/100 nell’a.a. 2018-2019), pur in leggera flessione rispetto ai valori medi di Dipartimento (84/100) e di Ateneo (85/100). Tuttavia, per la sezione 'Giudizio del docente', dai dati provvisori riferiti all’anno 2020 si registra un sostanziale miglioramento per tutti gli indicatori suddetti ed, in particolare, per gli indicatori doc6 (con un aumento di 5 punti rispetto all’a.a. 2019/2020), doc7 (con un incremento di 9 punti rispetto all’a.a. 2019/2020), doc8 (con un incremento di 12 punti rispetto all’a.a. 2019/2020), doc9 (con un aumento di 6 punti rispetto all’a.a. 2019/2020).
Anche sul fronte dell’interesse, si registra un decremento del valore degli indicatori. Relativamente all’indicatore sul livello di interesse da parte dello studente agli argomenti trattati (int_11), si registra nell’a.a. 2019-2020 un valore di 72/100 (era 80/100 nell’a.a. 2018-2019), contro un valore medio, nello stesso periodo, di 80/100 per il Dipartimento e di 81/100 per l’Ateneo. Una situazione analoga emerge per l’indicatore sul grado di soddisfazione complessivo (int_11B), il cui valore per l’a.a. 2019-2020 è di 68/100 (era 75/100 nell’a.a. precedente), contro un valore, nello stesso periodo, di 76 per il Dipartimento e di 78 per l’Ateneo. Considerando i dati provvisori riferiti all’anno 2020 la ripresa è evidente anche per tutti gli indicatori della sezione “Interesse”, con netti miglioramenti soprattutto per gli indicatori int_11 (con aumento di 8 punti rispetto all’a.a. 2019/2020), int_11B (con aumento di 6 punti rispetto all’a.a. 2019/2020).
Analizzando i dati relativi ai suggerimenti forniti dagli studenti rispondenti (frequentanti e non), si registra, per l’a.a. 2019/2020, un miglioramento relativamente ai seguenti aspetti:
a) aumentare l’attività di supporto didattico (SUG2), segnalato dal 14,96% dei rispondenti (pari a 19,11% nell’a.a. 2018-2019); b) fornire più conoscenze di base (SUG3), indicato dal 15,69% dei rispondenti (pari a 18,09% nell’a.a. 2018-2019); c) eliminare dal programma argomenti già trattati in altri insegnamenti (SUG4), segnalato dal 17,15% dei rispondenti, rispetto al dato dell’anno precedente (pari a 20,48% nell’a.a. 2018-2019); d) migliorare il coordinamento tra insegnamenti (SUG5), proposto dal 13,87% dei rispondenti (rispetto al 18,77% dei rispondenti nell’a.a. 2018-2019).
D’altra parte si segnalano delle criticità relativamente ai seguenti suggerimenti: a) alleggerire il carico didattico complessivo (SUG1), evidenziato dal 32,85% dei rispondenti: una percentuale quasi triplicata rispetto a quella riscontrata per il medesimo suggerimento nell’a.a. 2018-2019 (pari a 11,94%); b) migliorare la qualità del materiale didattico (SUG6), proposto dal 16,06% dei rispondenti (rispetto all’11,94% dei rispondenti nell’anno precedente); c) inserire prove d'esame intermedie (SUG8) segnalato dal 15,33% dei rispondenti (rispetto al 10% registrato nell’anno precedente).
Tuttavia, dall’analisi dei dati provvisori del 2020 emerge un miglioramento ancora più netto in relazione ai suggerimenti SUG2 (segnalato dal 14,96% nell’a.a. 2019/2020 e da solo il 6,84% dei rispondenti tenendo conto dei dati provvisori del 2020), SUG3 (che passa dal 15,69% dei rispondenti nell’a.a. 2019/2020 a 12,63% per i dati provvisori 2020), SUG4 (che passa da 17,15% nell’a.a. 2019/2020 a 10% per i dati provvisori 2020), SUG5 (che passa da 13,87% nell’a.a. 2019/2020 a 9,47% per i dati provvisori 2020).
Infine, anche con riferimento ai due indicatori per i quali sono state rilevate delle criticità nel 2019/2020, è evidente un miglioramento: l’indicatore SUG1 registra una riduzione di circa 10 punti percentuali (pari a 23,16% rispetto a 32,85% per l’a.a. 2019/2020) e l’indicatore SUG8 fa rilevare una riduzione di 9 punti percentuali (pari a 6,32% rispetto a 15,33% per l’a.a. 2019/2020).
Commento discusso e approvato dal Consiglio didattico dell'Area del Turismo nella seduta del 15/07/2021.
Nella stessa seduta è stata discussa la Relazione del NVA per l'a.a. 2019/2020.
Opinioni degli studenti - A cura del Presidio della Qualità D'Ateneo
Il numero dei questionari analizzati per l’a.a. 2019-2020 è pari a 274, dei quali 206 (75,2%) relativi a studenti frequentanti e 68 (24,8%) di studenti non frequentanti. Rispetto all’a.a. precedente durante il quale il numero di questionari compilati era di 293 dei quali 74,4% da studenti frequentanti e 25,6% da studenti non frequentanti si registra una lieve flessione nella partecipazione all’indagine, pur in una situazione pressoché stabile sia in termini di numero totale di rispondenti sia della quota di frequentanti, dalla quale si evince un consolidamento della crescita del CdS a seguito della flessione registrata nell’a.a. 2017-2018 (quando i questionari raccolti furono 255).
Tuttavia, per quanto riguarda il blocco delle domande attinenti alla sezione 'Insegnamento', si segnala che il totale degli studenti (frequentanti e non frequentanti), manifesta un livello di gradimento in decrescita rispetto allo scorso a.a. e più basso rispetto a quello di Dipartimento e di Ateneo per tutti gli indicatori della sezione. In particolare, con riferimento al quesito inerente alle conoscenze preliminari (ins1), si registra una valutazione media pari a 63/100 (era 70/100 nell’a.a. 2018-2019), a fronte di un punteggio medio di 69/100 (68 nell’a.a. 2018-2019) a livello di Dipartimento e di 72/100 (70 nell’a.a. 2018-2019) a livello di Ateneo. Analoga situazione si riscontra per l’indicatore relativo all’adeguatezza del carico di studio (ins2), per il quale si registra un punteggio medio di 64/100 (era 75/100 nell’a.a. 2018-2019), a fronte di un punteggio medio di 72/100 a livello di Dipartimento e di 76/100 a livello di Ateneo. Una flessione simile si riscontra anche per gli indicatori inerenti all’adeguatezza del materiale didattico (ins3, punteggio medio pari a 71/100, contro 75/100 dell’a.a. 2018-2019) e alla chiarezza delle modalità di esame (ins4, punteggio medio pari a 73/00, contro 79/100 dell’a.a. 2018-2019). I valori registrati per l’a.a. 2019-2020 per questi due indicatori sono inferiori a quelli mediamente riscontrati per il Dipartimento (pari, rispettivamente a 77/100 e 80/100) e per l’Ateneo (pari, rispettivamente, a 80/100 e 81/100). In generale, sebbene il livello di gradimento per il CdS con riferimento alla sezione 'Insegnamento' registri una flessione rispetto all’a.a. 2018/2019, tuttavia dai dati provvisori riferiti all’anno 2020 (aggiornati al 27.06.2021, fonte: opinioni.unisalento.it) su un totale di rispondenti pari a 190, dei quali 142 (74,7%) relativi a studenti frequentanti e 48 (25,3%) a studenti non frequentanti, si intravede una ripresa per tutti gli indicatori suddetti. Infatti:
- l’indicatore inerente alle conoscenze preliminari (ins1) registra un aumento di ben 10 punti rispetto all’a.a. 2019/2020, con punteggio medio pari a 73/100 (rispetto a 63/100 nel 2019/2020), a fronte di 70/100 a livello di Dipartimento e di 72/100 a livello di Ateneo,
- l’indicatore relativo all’adeguatezza del carico di studio (ins2), registra un incremento di 12 punti rispetto all’a.a. 2019/2020, con un punteggio medio pari a 76/100 (rispetto a 64/100 del 2019/2020), a fronte di un punteggio medio di 75/100 a livello di Dipartimento e di 77/100 a livello di Ateneo,
- l’indicatore inerente all’adeguatezza del materiale didattico (ins3), registra un aumento di 5 punti rispetto all’a.a. 2019/2020, con un valore medio pari a 76/100 (rispetto a 71/100 del 2019/2020) a fronte di un punteggio medio dipartimentale pari a 80/100 e di Ateneo pari a 81/100,
- l’indicatore inerente alla chiarezza delle modalità di esame (ins4) evidenzia un incremento di 2 punti rispetto all’a.a. 2019/2020, con punteggio medio pari 75/100 (rispetto a 73/100 del 2019/2020) a fronte di un punteggio medio dipartimentale pari a 80/100 e di Ateneo pari a 81/100.
Per quanto concerne le domande inerenti alla sezione 'Giudizio sul docente', l’analisi comparata dei punteggi fa emergere una flessione sia rispetto all’a.a. 2018-2019 sia al dato dipartimentale e di Ateneo, individuando così delle aree di miglioramento. In particolare, relativamente all’indicatore sul 'rispetto degli orari di svolgimento delle lezioni' (doc5), si riscontra una valutazione media di 78/100 per l’a.a. 2019-2020, uguale a quella dell’a.a. precedente, ma in flessione rispetto al dato di Dipartimento e di Ateneo (entrambi pari a 87/100). Relativamente all’indicatore sulla capacità del docente di stimolare “l’interesse verso la disciplina” (doc6), la valutazione media per l’a.a. 2019-2020 è pari a 73/100 (era 81 nell’a.a. precedente), in flessione rispetto al valore medio del Dipartimento (80/100) e dell’Ateneo (82/100). Una terza area di miglioramento riguarda l’indicatore relativo alla capacità del docente di “esporre gli argomenti in modo chiaro” (doc7), per il quale si riscontra, per l’a.a. 2019-2020, una valutazione media pari a 72/100 (era 83 nell’a.a. 2018-2019), a fronte di un punteggio medio del Dipartimento pari a 81/100 e dell’Ateneo pari a 83/100. Una situazione analoga si riscontra per l’indicatore riguardante 'Le attività didattiche integrative (esercitazioni, tutorati, laboratori, etc.) sono utili all'apprendimento della materia' (doc8). Per tale indicatore, il punteggio medio del CdS è pari a 68/100 (era 76/100 nell’a.a. 2018/2019), a fronte di un valore medio per il Dipartimento di 77/100 e per l’Ateneo di 80/100. Relativamente all’indicatore sulla 'coerenza dell’insegnamento con quanto dichiarato sul sito web' (doc9), si registra una sostanziale stabilità nel tempo (76/100 per l’a.a. 2019-2020 contro 78/100 per l’a.a. precedente), pur rimanendo un gap rispetto al valore di Dipartimento (84/100) e di Ateneo (86/100). Infine, per l’indicatore sulla 'reperibilità del docente per chiarimenti e spiegazioni' (doc10), si registra una sostanziale stabilità in senso longitudinale (80/100 nell’a.a. 2019-2020 contro 78/100 nell’a.a. 2018-2019), pur in leggera flessione rispetto ai valori medi di Dipartimento (84/100) e di Ateneo (85/100). Tuttavia, per la sezione 'Giudizio del docente', dai dati provvisori riferiti all’anno 2020 si registra un sostanziale miglioramento per tutti gli indicatori suddetti ed, in particolare, per gli indicatori doc6 (con un aumento di 5 punti rispetto all’a.a. 2019/2020), doc7 (con un incremento di 9 punti rispetto all’a.a. 2019/2020), doc8 (con un incremento di 12 punti rispetto all’a.a. 2019/2020), doc9 (con un aumento di 6 punti rispetto all’a.a. 2019/2020).
Anche sul fronte dell’interesse, si registra un decremento del valore degli indicatori. Relativamente all’indicatore sul livello di interesse da parte dello studente agli argomenti trattati (int_11), si registra nell’a.a. 2019-2020 un valore di 72/100 (era 80/100 nell’a.a. 2018-2019), contro un valore medio, nello stesso periodo, di 80/100 per il Dipartimento e di 81/100 per l’Ateneo. Una situazione analoga emerge per l’indicatore sul grado di soddisfazione complessivo (int_11B), il cui valore per l’a.a. 2019-2020 è di 68/100 (era 75/100 nell’a.a. precedente), contro un valore, nello stesso periodo, di 76 per il Dipartimento e di 78 per l’Ateneo. Considerando i dati provvisori riferiti all’anno 2020 la ripresa è evidente anche per tutti gli indicatori della sezione “Interesse”, con netti miglioramenti soprattutto per gli indicatori int_11 (con aumento di 8 punti rispetto all’a.a. 2019/2020), int_11B (con aumento di 6 punti rispetto all’a.a. 2019/2020).
Analizzando i dati relativi ai suggerimenti forniti dagli studenti rispondenti (frequentanti e non), si registra, per l’a.a. 2019/2020, un miglioramento relativamente ai seguenti aspetti:
a) aumentare l’attività di supporto didattico (SUG2), segnalato dal 14,96% dei rispondenti (pari a 19,11% nell’a.a. 2018-2019); b) fornire più conoscenze di base (SUG3), indicato dal 15,69% dei rispondenti (pari a 18,09% nell’a.a. 2018-2019); c) eliminare dal programma argomenti già trattati in altri insegnamenti (SUG4), segnalato dal 17,15% dei rispondenti, rispetto al dato dell’anno precedente (pari a 20,48% nell’a.a. 2018-2019); d) migliorare il coordinamento tra insegnamenti (SUG5), proposto dal 13,87% dei rispondenti (rispetto al 18,77% dei rispondenti nell’a.a. 2018-2019).
D’altra parte si segnalano delle criticità relativamente ai seguenti suggerimenti: a) alleggerire il carico didattico complessivo (SUG1), evidenziato dal 32,85% dei rispondenti: una percentuale quasi triplicata rispetto a quella riscontrata per il medesimo suggerimento nell’a.a. 2018-2019 (pari a 11,94%); b) migliorare la qualità del materiale didattico (SUG6), proposto dal 16,06% dei rispondenti (rispetto all’11,94% dei rispondenti nell’anno precedente); c) inserire prove d'esame intermedie (SUG8) segnalato dal 15,33% dei rispondenti (rispetto al 10% registrato nell’anno precedente).
Tuttavia, dall’analisi dei dati provvisori del 2020 emerge un miglioramento ancora più netto in relazione ai suggerimenti SUG2 (segnalato dal 14,96% nell’a.a. 2019/2020 e da solo il 6,84% dei rispondenti tenendo conto dei dati provvisori del 2020), SUG3 (che passa dal 15,69% dei rispondenti nell’a.a. 2019/2020 a 12,63% per i dati provvisori 2020), SUG4 (che passa da 17,15% nell’a.a. 2019/2020 a 10% per i dati provvisori 2020), SUG5 (che passa da 13,87% nell’a.a. 2019/2020 a 9,47% per i dati provvisori 2020).
Infine, anche con riferimento ai due indicatori per i quali sono state rilevate delle criticità nel 2019/2020, è evidente un miglioramento: l’indicatore SUG1 registra una riduzione di circa 10 punti percentuali (pari a 23,16% rispetto a 32,85% per l’a.a. 2019/2020) e l’indicatore SUG8 fa rilevare una riduzione di 9 punti percentuali (pari a 6,32% rispetto a 15,33% per l’a.a. 2019/2020).
Commento discusso e approvato dal Consiglio didattico dell'Area del Turismo nella seduta del 15/07/2021.
Nella stessa seduta è stata discussa la Relazione del NVA per l'a.a. 2019/2020.
Opinioni degli studenti - A cura del Presidio della Qualità D'Ateneo
B7 LM49 OPINIONI LAUREATI (SUA 2021, anno indagine 2020)
Il questionario ALMALAUREA è stato compilato da n.13 (corrispondente al 76,5%) laureati nell'anno di indagine 2020, di età media alla laurea pari a 28,5 anni, dei quali il 52,9% di sesso maschile ed il 47,1% di sesso femminile. In particolare, il collettivo dei laureati che ha compilato il questionario è residente in prevalenza (76.5%) nella stessa provincia della sede degli studi e per il 23,5% in un'altra provincia della stessa regione. Con riferimento alla riuscita negli studi, il 38,5% dei rispondenti al questionario ha dichiarato di aver scelto il corso di laurea magistrale per fattori sia culturali sia professionalizzanti, il 23,1% per fattori prevalentemente culturali. Relativamente alla regolarità negli studi, emerge che il 47,1% dei rispondenti si è laureato in corso, con una durata media degli studi pari a 3 anni ed il voto medio alla laurea è stato 106,4/110. Soltanto il 15,4% ha svolto un periodo di studi all'estero durante il biennio magistrale con Erasmus o altro programma dell'Unione Europea. La totalità dei rispondenti nell'anno di indagine in esame ha espresso un giudizio di complessiva soddisfazione sull'esperienza universitaria (il 61,5% dei rispondenti è decisamente soddisfatto del percorso formativo ed il 38,5% più che soddisfatto), con un incremento di circa 6,2 punti percentuali rispetto all'anno di indagine 2019 (il giudizio era positivo per il 93,8% dei rispondenti, dei quali il 50% aveva risposto 'decisamente sì' ed il 43,8% 'più sì che no').
Il giudizio in merito al rapporto con i docenti evidenzia un livello di generale soddisfazione ampiamente positivo (100%) per i laureati che hanno risposto al questionario nell'anno 2020 (7,7% 'decisamente sì' e 92,3% 'più sì che no'), con un incremento percentuale globale di 6,2 punti percentuali rispetto al 2019, sebbene si sia registrato un netto sbilanciamento tra le modalità di risposta “decisamente si” e “più si che no” (nel 2019 il giudizio era positivo per 93,8% dei rispondenti, di cui il 62,5% 'decisamente sì' e 31,3% 'più sì che no').
Relativamente al rapporto con gli studenti, il livello di soddisfazione espresso nel 2020 risulta positivo per il 92,3% dei rispondenti (53,8% 'decisamente sì' e 38,5% 'più sì che no') ed è sostanzialmente in linea rispetto all'anno precedente (il 93,8% dei rispondenti aveva espresso un giudizio soddisfacente nel 2019, di cui il 62,5% 'decisamente sì' e 31,3% 'più sì che no').
Con riferimento alla valutazione dei servizi e delle strutture, i giudizi espressi hanno riguardato i seguenti aspetti:
-l'adeguatezza delle aule, per la quale il 84,6% dei rispondenti ha espresso un giudizio positivo (il 23,1% ritiene che le aule siano 'sempre o quasi sempre adeguate', e il 61,5% le ritiene 'spesso adeguate'), con un incremento percentuale di 9,6% rispetto all'anno precedente (anno in cui il livello di soddisfazione era del 75%),
-le postazioni informatiche, utilizzate dall’84,6% dei rispondenti. Esse risultano essere in numero adeguato per il 54,5% dei rispondenti ed in numero inadeguato per il 45,5%, con un netto peggioramento della valutazione rispetto all’anno 2019 (nel 2019, le postazioni risultavano essere in numero adeguato per il 78,6% dei rispondenti),
-i servizi di biblioteca, valutati dal 100% degli intervistati, dai quali è stata espressa una valutazione positiva per il 100% dei rispondenti (38,5% 'decisamente positiva' e 61,5% 'abbastanza positiva'); nel 2019 la valutazione positiva era stata espressa dal 87,6% dei rispondenti,
-le attrezzature per altre attività didattiche sono state utilizzate nell'anno 2020 dal 76,9% dei rispondenti. Di questi il 90% le ritiene adeguate (il 90% dei rispondenti le ritiene 'spesso adeguate', mentre il 10% “raramente adeguate”). Nell’anno precedente, il 78,5% le riteneva adeguate (il 21,4% dei rispondenti le considerava 'sempre o quasi sempre adeguate', mentre il 57,1% dei rispondenti le riteneva 'spesso adeguate').
- l'adeguatezza degli spazi dedicati allo studio individuale, per cui la valutazione è positiva per 54,5% dei rispondenti che ne hanno usufruito; risulta leggermente peggiore rispetto all'anno precedente (nel 2019 il 63,6% riteneva gli spazi adeguati).
Per quanto concerne l'organizzazione degli esami, il 100% dei laureati nell'anno di indagine 2020 la ritiene soddisfacente (61,5% 'sempre o quasi sempre', 38,5% per più della metà degli esami), con un netto miglioramento della valutazione rispetto all’anno di indagine precedente, laddove il 3,3% dei laureati la ritenevano 'sempre o quasi sempre' soddisfacente.
In merito all'adeguatezza del carico di studio degli insegnamenti, il 53,8% dei rispondenti nell'anno 2020 ritiene il carico 'decisamente adeguato' rispetto alla durata del corso di studio ed il 46,2% lo ritiene 'più che adeguato'. Nell’anno 2019 solo il 37,5% dei rispondenti riteneva il carico 'decisamente adeguato' rispetto alla durata del corso di studio ed il 43,8% lo riteneva 'più che adeguato'. Infine, tra i risultati più significativi dell'indagine sul profilo dei laureati del 2020 è interessante rilevare che l'84,6% dei rispondenti si iscriverebbe nuovamente allo stesso corso di laurea magistrale dell'Ateneo (a fronte dell'87,5% dei laureati dell'anno 2019), mentre solo il 7,7% (il 6,3% nel 2019) non si iscriverebbe più a nessun corso di laurea magistrale.
Commento discusso e approvato dal Consiglio didattico dell'Area del Turismo nella seduta del 15/07/2021
Opinioni dei laureati
Il questionario ALMALAUREA è stato compilato da n.13 (corrispondente al 76,5%) laureati nell'anno di indagine 2020, di età media alla laurea pari a 28,5 anni, dei quali il 52,9% di sesso maschile ed il 47,1% di sesso femminile. In particolare, il collettivo dei laureati che ha compilato il questionario è residente in prevalenza (76.5%) nella stessa provincia della sede degli studi e per il 23,5% in un'altra provincia della stessa regione. Con riferimento alla riuscita negli studi, il 38,5% dei rispondenti al questionario ha dichiarato di aver scelto il corso di laurea magistrale per fattori sia culturali sia professionalizzanti, il 23,1% per fattori prevalentemente culturali. Relativamente alla regolarità negli studi, emerge che il 47,1% dei rispondenti si è laureato in corso, con una durata media degli studi pari a 3 anni ed il voto medio alla laurea è stato 106,4/110. Soltanto il 15,4% ha svolto un periodo di studi all'estero durante il biennio magistrale con Erasmus o altro programma dell'Unione Europea. La totalità dei rispondenti nell'anno di indagine in esame ha espresso un giudizio di complessiva soddisfazione sull'esperienza universitaria (il 61,5% dei rispondenti è decisamente soddisfatto del percorso formativo ed il 38,5% più che soddisfatto), con un incremento di circa 6,2 punti percentuali rispetto all'anno di indagine 2019 (il giudizio era positivo per il 93,8% dei rispondenti, dei quali il 50% aveva risposto 'decisamente sì' ed il 43,8% 'più sì che no').
Il giudizio in merito al rapporto con i docenti evidenzia un livello di generale soddisfazione ampiamente positivo (100%) per i laureati che hanno risposto al questionario nell'anno 2020 (7,7% 'decisamente sì' e 92,3% 'più sì che no'), con un incremento percentuale globale di 6,2 punti percentuali rispetto al 2019, sebbene si sia registrato un netto sbilanciamento tra le modalità di risposta “decisamente si” e “più si che no” (nel 2019 il giudizio era positivo per 93,8% dei rispondenti, di cui il 62,5% 'decisamente sì' e 31,3% 'più sì che no').
Relativamente al rapporto con gli studenti, il livello di soddisfazione espresso nel 2020 risulta positivo per il 92,3% dei rispondenti (53,8% 'decisamente sì' e 38,5% 'più sì che no') ed è sostanzialmente in linea rispetto all'anno precedente (il 93,8% dei rispondenti aveva espresso un giudizio soddisfacente nel 2019, di cui il 62,5% 'decisamente sì' e 31,3% 'più sì che no').
Con riferimento alla valutazione dei servizi e delle strutture, i giudizi espressi hanno riguardato i seguenti aspetti:
-l'adeguatezza delle aule, per la quale il 84,6% dei rispondenti ha espresso un giudizio positivo (il 23,1% ritiene che le aule siano 'sempre o quasi sempre adeguate', e il 61,5% le ritiene 'spesso adeguate'), con un incremento percentuale di 9,6% rispetto all'anno precedente (anno in cui il livello di soddisfazione era del 75%),
-le postazioni informatiche, utilizzate dall’84,6% dei rispondenti. Esse risultano essere in numero adeguato per il 54,5% dei rispondenti ed in numero inadeguato per il 45,5%, con un netto peggioramento della valutazione rispetto all’anno 2019 (nel 2019, le postazioni risultavano essere in numero adeguato per il 78,6% dei rispondenti),
-i servizi di biblioteca, valutati dal 100% degli intervistati, dai quali è stata espressa una valutazione positiva per il 100% dei rispondenti (38,5% 'decisamente positiva' e 61,5% 'abbastanza positiva'); nel 2019 la valutazione positiva era stata espressa dal 87,6% dei rispondenti,
-le attrezzature per altre attività didattiche sono state utilizzate nell'anno 2020 dal 76,9% dei rispondenti. Di questi il 90% le ritiene adeguate (il 90% dei rispondenti le ritiene 'spesso adeguate', mentre il 10% “raramente adeguate”). Nell’anno precedente, il 78,5% le riteneva adeguate (il 21,4% dei rispondenti le considerava 'sempre o quasi sempre adeguate', mentre il 57,1% dei rispondenti le riteneva 'spesso adeguate').
- l'adeguatezza degli spazi dedicati allo studio individuale, per cui la valutazione è positiva per 54,5% dei rispondenti che ne hanno usufruito; risulta leggermente peggiore rispetto all'anno precedente (nel 2019 il 63,6% riteneva gli spazi adeguati).
Per quanto concerne l'organizzazione degli esami, il 100% dei laureati nell'anno di indagine 2020 la ritiene soddisfacente (61,5% 'sempre o quasi sempre', 38,5% per più della metà degli esami), con un netto miglioramento della valutazione rispetto all’anno di indagine precedente, laddove il 3,3% dei laureati la ritenevano 'sempre o quasi sempre' soddisfacente.
In merito all'adeguatezza del carico di studio degli insegnamenti, il 53,8% dei rispondenti nell'anno 2020 ritiene il carico 'decisamente adeguato' rispetto alla durata del corso di studio ed il 46,2% lo ritiene 'più che adeguato'. Nell’anno 2019 solo il 37,5% dei rispondenti riteneva il carico 'decisamente adeguato' rispetto alla durata del corso di studio ed il 43,8% lo riteneva 'più che adeguato'. Infine, tra i risultati più significativi dell'indagine sul profilo dei laureati del 2020 è interessante rilevare che l'84,6% dei rispondenti si iscriverebbe nuovamente allo stesso corso di laurea magistrale dell'Ateneo (a fronte dell'87,5% dei laureati dell'anno 2019), mentre solo il 7,7% (il 6,3% nel 2019) non si iscriverebbe più a nessun corso di laurea magistrale.
Commento discusso e approvato dal Consiglio didattico dell'Area del Turismo nella seduta del 15/07/2021
Opinioni dei laureati
La laurea magistrale in Gestione delle Attività Turistiche e Culturali fornisce le capacità necessarie per poter valutare autonomamente ed approfondire gli aspetti critici del management degli enti, delle imprese nel settore turistico e culturale.
Tali obiettivi sono raggiunti, oltre che con le tradizionali formule didattiche, anche tramite percorsi formativi che prevedono interventi diretti e visite guidate in specifiche realtà nelle quali realizzare idonee prove di verifica.
I laureati sono, inoltre, nella condizione di partecipare a master universitari o a corsi di dottorato di ricerca volti in particolare all'approfondimento delle tematiche di management e valorizzazione del patrimonio turistico e culturale.
Tali obiettivi sono raggiunti, oltre che con le tradizionali formule didattiche, anche tramite percorsi formativi che prevedono interventi diretti e visite guidate in specifiche realtà nelle quali realizzare idonee prove di verifica.
I laureati sono, inoltre, nella condizione di partecipare a master universitari o a corsi di dottorato di ricerca volti in particolare all'approfondimento delle tematiche di management e valorizzazione del patrimonio turistico e culturale.
Il Corso di Studio in “Gestione delle attività turistiche e culturali” è stato istituito con D.M. 270 nell’anno 2008 (rif. “Verbale del Consiglio di Facoltà del 14/12/2007” - Approvazione offerta formativa a.a. 2008/09 riguardante il Corso di laurea di nuova istituzione, punto 3, pag. 4; rif. parere favorevole del Comitato regionale di Coordinamento del 29/01/2008), presso la Facoltà di Economia (oggi Dipartimento di Scienze dell’Economia) dell’Universita? del Salento. Sono intervenute alcune modifiche di ordinamento (da ultima quella del 2015 con DR di emanazione dell'ordinamento didattico del 07/08/2015), e di regolamento al fine di adeguare l’offerta formativa alle esigenze del mercato e consentire conseguentemente un ampliamento dello spettro dei possibili sbocchi occupazionali dei laureati. Nel corso del 2020 è stato avviato un processo di revisione di questo corso di studio, in cui sono stati coinvolti gli stakeholder e le parti sociali. Questo processo si è concluso con l’approvazione della nuova offerta formativa nel 2021, la quale, nei limiti dell’ordinamento esistente, prevede un percorso formativo in cui i contenuti degli insegnamenti sono declinati verso la tematica della sostenibilità, consentendo di specializzare il profilo in uscita del laureato.
Tale percorso formativo consente di formare figure specializzate con competenze trasversali in tema di gestione integrata, promozione e valorizzazione del territorio, in grado di operare in aziende del settore turistico e culturale, nonché ricoprire ruoli di responsabilità in Enti della Pubblica Amministrazione.
A tal fine risulta pregnante la conoscenza delle realta? turistiche e culturali e delle modalità di integrazione delle stesse, in particolare i loro aspetti gestionali ed economico-giuridici. Altri aspetti connessi con il completamento del percorso formativo in maniera coerente con le finalita? del profilo in uscita riguardano la formazione in ambito storico-geografico e linguistico.
Il CdS prevede un percorso formativo biennale mono-curriculare, declinato per aree disciplinari finalizzate alla formazione delle suddette figure dotate di conoscenze teoriche (in termini di contenuti, metodi e strumenti) proprie delle diverse discipline previste, nonché delle capacita? di applicare tali conoscenze a problematiche specifiche del mondo reale, connesse con la tematica della sostenibilità.
Nella fattispecie, sia che nel primo anno che nel secondo anno, i contenuti degli insegnamenti sono declinati sullo sviluppo sostenibile del territorio. Il primo anno è caratterizzato dalla presenza di insegnamenti di area aziendale, giuridica, geografica e linguistica; mentre il secondo anno si articola in insegnamenti di area aziendale, riguardanti gli strumenti per la sostenibilita?, l’accountability e il reporting per il turismo
sostenibile, e di area storico-economica.
In particolare, l'apprendimento delle lingue è incoraggiato anche allo scopo di favorire la mobilita? degli studenti in ambito europeo ed extra-europeo mediante programmi di scambio con Universita? straniere (accordi bilaterali, programma Erasmus, ricerca tesi e altro).
Il percorso formativo è strutturato in lezioni, seminari, lavori di gruppo, discussione di casi reali, esercitazioni e lettorati finalizzati all’acquisizione di conoscenze nelle aree suddette e allo sviluppo di competenze metodologiche ad esse connesse.
L’offerta formativa e? arricchita da altre attivita? (tirocini e mobilità) e da varie iniziative (giornate di studio, convegni internazionali) che mirano al coinvolgimento degli studenti e al potenziamento delle competenze acquisite.
Questo corso di studio è stato progettato e, successivamente revisionato, in risposta, oltre all’evoluzione del settore turistico a livello nazionale ed internazionale, anche alla emergente vocazione ed al potenziale turistico del territorio di immediato riferimento. A cio? si aggiunga il positivo riscontro da parte delle Istituzioni locali (in particolare Camera di Commercio, Confindustria, APT, Provincia di Lecce e Comune di Lecce) sia in fase di progettazione sia di consultazione successiva.
Tale percorso formativo consente di formare figure specializzate con competenze trasversali in tema di gestione integrata, promozione e valorizzazione del territorio, in grado di operare in aziende del settore turistico e culturale, nonché ricoprire ruoli di responsabilità in Enti della Pubblica Amministrazione.
A tal fine risulta pregnante la conoscenza delle realta? turistiche e culturali e delle modalità di integrazione delle stesse, in particolare i loro aspetti gestionali ed economico-giuridici. Altri aspetti connessi con il completamento del percorso formativo in maniera coerente con le finalita? del profilo in uscita riguardano la formazione in ambito storico-geografico e linguistico.
Il CdS prevede un percorso formativo biennale mono-curriculare, declinato per aree disciplinari finalizzate alla formazione delle suddette figure dotate di conoscenze teoriche (in termini di contenuti, metodi e strumenti) proprie delle diverse discipline previste, nonché delle capacita? di applicare tali conoscenze a problematiche specifiche del mondo reale, connesse con la tematica della sostenibilità.
Nella fattispecie, sia che nel primo anno che nel secondo anno, i contenuti degli insegnamenti sono declinati sullo sviluppo sostenibile del territorio. Il primo anno è caratterizzato dalla presenza di insegnamenti di area aziendale, giuridica, geografica e linguistica; mentre il secondo anno si articola in insegnamenti di area aziendale, riguardanti gli strumenti per la sostenibilita?, l’accountability e il reporting per il turismo
sostenibile, e di area storico-economica.
In particolare, l'apprendimento delle lingue è incoraggiato anche allo scopo di favorire la mobilita? degli studenti in ambito europeo ed extra-europeo mediante programmi di scambio con Universita? straniere (accordi bilaterali, programma Erasmus, ricerca tesi e altro).
Il percorso formativo è strutturato in lezioni, seminari, lavori di gruppo, discussione di casi reali, esercitazioni e lettorati finalizzati all’acquisizione di conoscenze nelle aree suddette e allo sviluppo di competenze metodologiche ad esse connesse.
L’offerta formativa e? arricchita da altre attivita? (tirocini e mobilità) e da varie iniziative (giornate di studio, convegni internazionali) che mirano al coinvolgimento degli studenti e al potenziamento delle competenze acquisite.
Questo corso di studio è stato progettato e, successivamente revisionato, in risposta, oltre all’evoluzione del settore turistico a livello nazionale ed internazionale, anche alla emergente vocazione ed al potenziale turistico del territorio di immediato riferimento. A cio? si aggiunga il positivo riscontro da parte delle Istituzioni locali (in particolare Camera di Commercio, Confindustria, APT, Provincia di Lecce e Comune di Lecce) sia in fase di progettazione sia di consultazione successiva.
Il percorso, tramite le aree di apprendimento aziendale, giuridica e linguistica, permette di formare professionisti altamente qualificati con competenze nelle diverse attività che riguardano la valorizzazione e gestione del territorio.
In particolare il corso, strutturato in maniera mono-curriculare, si prefigge l' obiettivo di consentire l'acquisizione di specifiche conoscenze, di natura economico-giuridica e sociale, riguardanti cultura, ambiente e turismo e le loro interconnessioni, al fine di poter gestire efficacemente le organizzazioni preposte al governo delle istituzioni turistiche.
Pertanto, diventa pregnante la conoscenza delle realtà turistiche e culturali, in particolare i loro aspetti organizzativi, gestionali ed economico-finanziari ciò principalmente attraverso lo studio delle discipline dei SSD SECS P07-P08 le quali affrontano tematiche coerenti con i temi suddetti, quindi con il profilo curriculare.
Il percorso formativo è altresì caratterizzato dall’approfondimento di tematiche giuridiche inerenti la normativa degli Enti locali e quella in ambito ambientale.
Altri aspetti connessi con il completamento del percorso formativo in maniera coerente con le finalità dei profili curriculari in uscita riguardano la formazione in ambito geografico e linguistico.
Va, altresì, menzionata la strutturale vocazione ed il potenziale presente nel territorio salentino nell'ambito delle tematiche turistiche. A ciò si aggiunga il positivo accoglimento da parte delle Istituzioni (in particolare Camera di Commercio, Confindustria, APT, Provincia di Lecce e Comune di Lecce) per precedenti iniziative nonché nella fase di presentazione del progetto formativo.
In particolare il corso, strutturato in maniera mono-curriculare, si prefigge l' obiettivo di consentire l'acquisizione di specifiche conoscenze, di natura economico-giuridica e sociale, riguardanti cultura, ambiente e turismo e le loro interconnessioni, al fine di poter gestire efficacemente le organizzazioni preposte al governo delle istituzioni turistiche.
Pertanto, diventa pregnante la conoscenza delle realtà turistiche e culturali, in particolare i loro aspetti organizzativi, gestionali ed economico-finanziari ciò principalmente attraverso lo studio delle discipline dei SSD SECS P07-P08 le quali affrontano tematiche coerenti con i temi suddetti, quindi con il profilo curriculare.
Il percorso formativo è altresì caratterizzato dall’approfondimento di tematiche giuridiche inerenti la normativa degli Enti locali e quella in ambito ambientale.
Altri aspetti connessi con il completamento del percorso formativo in maniera coerente con le finalità dei profili curriculari in uscita riguardano la formazione in ambito geografico e linguistico.
Va, altresì, menzionata la strutturale vocazione ed il potenziale presente nel territorio salentino nell'ambito delle tematiche turistiche. A ciò si aggiunga il positivo accoglimento da parte delle Istituzioni (in particolare Camera di Commercio, Confindustria, APT, Provincia di Lecce e Comune di Lecce) per precedenti iniziative nonché nella fase di presentazione del progetto formativo.
La prova finale, per il conseguimento del titolo di studio, consiste nella redazione e nella discussione in pubblico di un elaborato scritto che affronta il tema definito al momento dell'assegnazione della tesi dal relatore tramite lo studio dei contributi dottrinali nonché l'analisi di casi concreti. Quest'ultimo aspetto, in particolare, deriverà anche dall'esperienza conseguita dal laureando nell'ambito del tirocinio formativo il quale costituisce, tra l’altro, una buona base applicata per l’elaborazione del lavoro finale.
Tramite l'elaborato, il candidato deve dimostrare il possesso delle conoscenze, competenze e capacità previste dagli obiettivi formativi specifici del corso.
La valutazione conclusiva tiene conto anche dell'intera carriera dello studente durante il percorso formativo, dei tempi e delle modalità di acquisizione dei crediti formativi universitari, delle valutazioni riportate negli esami di profitto e dello svolgimento di periodi formativi all'estero e della capacità espositiva del candidato durante la seduta di laurea.
Tramite l'elaborato, il candidato deve dimostrare il possesso delle conoscenze, competenze e capacità previste dagli obiettivi formativi specifici del corso.
La valutazione conclusiva tiene conto anche dell'intera carriera dello studente durante il percorso formativo, dei tempi e delle modalità di acquisizione dei crediti formativi universitari, delle valutazioni riportate negli esami di profitto e dello svolgimento di periodi formativi all'estero e della capacità espositiva del candidato durante la seduta di laurea.
La prova finale per il conseguimento della Laurea Magistrale consiste nella redazione e discussione di una
dissertazione scritta (tesi). La tesi di laurea viene assegnata in una delle materie sostenute dal candidato nel Corso di Studio. In particolare, il contenuto della prova finale consiste nella presentazione e discussione di:
a) una tesi intesa come redazione di un elaborato scritto che verta su:
- l'analisi della letteratura con conseguente organizzazione di materiale bibliografico ed empirico relativa ad un tema specifico definito insieme con un docente di riferimento;
- una ricerca svolta su questioni, materie, casi pratici o specifici, attinenti al programma di uno degli insegnamenti attivati nel corso di studio;
- un’analisi di un caso aziendale;
b) un’esperienza di tirocinio formativo; l’elaborato scritto in questo caso, può consistere:
- nella relazione su di una esperienza di tirocinio e/o sui risultati conseguiti;
- nell'approfondimento di problematiche connesse all'area nella quale lo studente ha svolto il tirocinio;
- nella relazione su esperienze di corsi frequentati durante i programmi di permanenza all’estero riconosciuti dal Dipartimento di Scienze dell’Economia
(Programmi Socrates, Erasmus, etc.).
Il candidato è tenuto a concordare per tempo con il relatore l'argomento della prova finale.
Il deposito della richiesta tesi, l'assegnazione della stessa e la verbalizzazione della laurea avverranno in conformità alla delibera del Senato Accademico n. 57 del 20.05.2020 di approvazione del progetto TESI on line.
La discussione della tesi avviene in forma pubblica, davanti alla Commissione di laurea nominata all'uopo, alla quale segue la valutazione da parte della Commissione riunita in camera di consiglio. Successivamente la medesima Commissione ne comunica l'esito al termine della discussione e segue la proclamazione pubblica.
dissertazione scritta (tesi). La tesi di laurea viene assegnata in una delle materie sostenute dal candidato nel Corso di Studio. In particolare, il contenuto della prova finale consiste nella presentazione e discussione di:
a) una tesi intesa come redazione di un elaborato scritto che verta su:
- l'analisi della letteratura con conseguente organizzazione di materiale bibliografico ed empirico relativa ad un tema specifico definito insieme con un docente di riferimento;
- una ricerca svolta su questioni, materie, casi pratici o specifici, attinenti al programma di uno degli insegnamenti attivati nel corso di studio;
- un’analisi di un caso aziendale;
b) un’esperienza di tirocinio formativo; l’elaborato scritto in questo caso, può consistere:
- nella relazione su di una esperienza di tirocinio e/o sui risultati conseguiti;
- nell'approfondimento di problematiche connesse all'area nella quale lo studente ha svolto il tirocinio;
- nella relazione su esperienze di corsi frequentati durante i programmi di permanenza all’estero riconosciuti dal Dipartimento di Scienze dell’Economia
(Programmi Socrates, Erasmus, etc.).
Il candidato è tenuto a concordare per tempo con il relatore l'argomento della prova finale.
Il deposito della richiesta tesi, l'assegnazione della stessa e la verbalizzazione della laurea avverranno in conformità alla delibera del Senato Accademico n. 57 del 20.05.2020 di approvazione del progetto TESI on line.
La discussione della tesi avviene in forma pubblica, davanti alla Commissione di laurea nominata all'uopo, alla quale segue la valutazione da parte della Commissione riunita in camera di consiglio. Successivamente la medesima Commissione ne comunica l'esito al termine della discussione e segue la proclamazione pubblica.
L'accesso alla laurea magistrale è consentito a tutti i laureati triennali in corsi di laurea afferenti alle discipline: economiche (Classi L-18 ed L-33) sociali (Classi L-39 ed L-40), politiche e dei beni culturali (Classi L-1, L-16, L-36), ai laureati in Scienze della comunicazione (Classe L-20), per i quali si procede ad una verifica della personale preparazione.
L’accesso è consentito, inoltre, a coloro che hanno conseguito una laurea triennale
diversa dalle precedenti ai quali è richiesto il possesso di 30 CFU nell'ambito
dei seguenti settori scientifico-disciplinari: economico (dal SECS-P/01 al SECS-P/06; inoltre SECS-P/12, M-GGR/02 ed AGR/01), aziendale (dal SECS-P/07 al SECS-P/11; inoltre SECS-P/13), giuridico (SSD riferiti all’AREA 12 – Scienze giuridiche).
La verifica della personale preparazione avverrà mediante una prova orale che lo studente sosterrà con una commissione composta da 3 docenti all'uopo nominata dalle attuali strutture didattiche competenti.
In esito allo svolgimento della prova, potranno immatricolarsi gli studenti ritenuti idonei dalla commissione.
L’accesso è consentito, inoltre, a coloro che hanno conseguito una laurea triennale
diversa dalle precedenti ai quali è richiesto il possesso di 30 CFU nell'ambito
dei seguenti settori scientifico-disciplinari: economico (dal SECS-P/01 al SECS-P/06; inoltre SECS-P/12, M-GGR/02 ed AGR/01), aziendale (dal SECS-P/07 al SECS-P/11; inoltre SECS-P/13), giuridico (SSD riferiti all’AREA 12 – Scienze giuridiche).
La verifica della personale preparazione avverrà mediante una prova orale che lo studente sosterrà con una commissione composta da 3 docenti all'uopo nominata dalle attuali strutture didattiche competenti.
In esito allo svolgimento della prova, potranno immatricolarsi gli studenti ritenuti idonei dalla commissione.
La verifica della preparazione personale avverrà mediante una prova orale che lo studente sosterrà con una commissione all'uopo nominata dalle strutture didattiche competenti (Direzione del Dipartimento), composta da 3 docenti. Tale verifica dell'adeguatezza della preparazione personale avviene mediante colloquio individuale, volto ad accertare il possesso delle conoscenze di base di natura aziendale e economico-giuridica, nonché gli aspetti motivazionali.
In particolare saranno richiesti elementi inerenti al sistema aziendale (concetto di azienda, finalità, obiettivi e organizzazione delle aziende), ai principi di economia del turismo e all'organizzazione dei poteri pubblici.
In esito allo svolgimento della prova potranno immatricolarsi gli studenti che avranno conseguito un punteggio pari o superiore a 18/30.
La prova, il cui esito rappresenta requisito indispensabile ai fini dell'immatricolazione al Corso di Laurea Magistrale in Gestione delle attività turistiche e culturali è obbligatoria; per cui il mancato superamento della prova di ammissione non permette l'immatricolazione.
La prova sarà preceduta, per ciascun candidato, dalla verifica di sussistenza dei requisiti curriculari da parte del Settore didattica del Dipartimento.
Possono accedere al Corso di Laurea Magistrale in Gestione delle attività turistiche e culturali (LM-49) tutti i laureati triennali in corsi di laurea afferenti alle discipline economiche, sociali, politiche e dei beni culturali, compresi i laureati in Scienze della comunicazione. L'accesso è consentito, inoltre, a coloro che sono in possesso di laurea triennale diversa dalle precedenti ai quali è richiesto il possesso di 30 CFU distribuiti nei seguenti ambiti: economico, economico-aziendale, giuridico.
In particolare saranno richiesti elementi inerenti al sistema aziendale (concetto di azienda, finalità, obiettivi e organizzazione delle aziende), ai principi di economia del turismo e all'organizzazione dei poteri pubblici.
In esito allo svolgimento della prova potranno immatricolarsi gli studenti che avranno conseguito un punteggio pari o superiore a 18/30.
La prova, il cui esito rappresenta requisito indispensabile ai fini dell'immatricolazione al Corso di Laurea Magistrale in Gestione delle attività turistiche e culturali è obbligatoria; per cui il mancato superamento della prova di ammissione non permette l'immatricolazione.
La prova sarà preceduta, per ciascun candidato, dalla verifica di sussistenza dei requisiti curriculari da parte del Settore didattica del Dipartimento.
Possono accedere al Corso di Laurea Magistrale in Gestione delle attività turistiche e culturali (LM-49) tutti i laureati triennali in corsi di laurea afferenti alle discipline economiche, sociali, politiche e dei beni culturali, compresi i laureati in Scienze della comunicazione. L'accesso è consentito, inoltre, a coloro che sono in possesso di laurea triennale diversa dalle precedenti ai quali è richiesto il possesso di 30 CFU distribuiti nei seguenti ambiti: economico, economico-aziendale, giuridico.
Profilo
Professionisti e manager altamente qualificati con competenze nelle diverse aree che riguardano la valorizzazione e gestione del territorio.Funzioni
I laureati del corso di laurea magistrale in Gestione delle attività turistiche e culturali potranno svolgere attività direzionali e tecnico-professionali nell’ambito sia di imprese private sia di Istituzioni Pubbliche e non profit, con particolari competenze specialistiche per le attività economiche connesse al settore del turismo e dei beni culturali.Le competenze derivano dall'approfondimento di discipline aziendali, giuridiche e linguistiche.
Competenze
Manager e dirigente di imprese operanti nel settore del turismo. Dirigente nella Pubblica Amministrazione. Consulente aziendale in materia turistica e dei beni culturali.Sbocco
Imprese, Enti e Associazioni operanti nel settore del turismo e della cultura.Piano di studi
PERCORSO GENERICO/COMUNE
DIRITTO DELL'AMBIENTE E DELLA CULTURA (IUS/10)
8 crediti - Obbligatorio
DIRITTO PUBBLICO E LEGISLAZIONE REGIONALE (IUS/09)
8 crediti - Obbligatorio
ENGLISH FOR ECONOMICS AND INTERNATIONAL RELATIONS (L-LIN/12)
8 crediti - Obbligatorio
LINGUA FRANCESE (L-LIN/04)
6 crediti - Non obbligatorio
LINGUA SPAGNOLA (L-LIN/07)
6 crediti - Non obbligatorio
MANAGEMENT DELLE AZIENDE CULTURALI (SECS-P/07)
12 crediti - Obbligatorio
MANAGEMENT STRATEGICO DELLE IMPRESE TURISTICHE (SECS-P/08)
8 crediti - Obbligatorio
TURISMO SOSTENIBILE E SVILUPPO DEL TERRITORIO (M-GGR/02)
8 crediti - Obbligatorio
ACCOUNTABILITY E REPORTING PER IL TURISMO SOSTENIBILE (SECS-P/07)
8 crediti - Obbligatorio
LAVORO FINALE (PROFIN_S)
10 crediti - Obbligatorio
MARKETING TERRITORIALE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE (SECS-P/08)
12 crediti - Obbligatorio
STORIA ECONOMICA DEL TURISMO E DEL TERRITORIO (SECS-P/12)
8 crediti - Obbligatorio
STRUMENTI PER LA SOSTENIBILITA'
12 crediti - Obbligatorio
TIROCINIO (NN)
4 crediti - Obbligatorio