- Offerta formativa A.A. 2018/2019
- Laurea in SCIENZA E TECNICHE PSICOLOGICHE
Laurea in SCIENZA E TECNICHE PSICOLOGICHE
- Corso di studi
- SCIENZA E TECNICHE PSICOLOGICHE
- Corso di studi in inglese
- PSYCHOLOGICAL SCIENCE AND THECNIQUES
- Titolo
- Laurea
- Classe MIUR
- Classe delle lauree in Scienze e tecniche psicologiche - L-24 (DM270)
- Durata
- 3 anni
- Crediti
- 180
- Dipartimento
- DIPARTIMENTO DI STORIA, SOCIETA' E STUDI SULL'UOMO
- Sito web del corso
- https://www.formazionescienzesociali.unisalento.it/scienza-tecniche-psicologiche
- Lingua
- ITALIANO
- Sede
- Lecce - Università degli Studi
- Anno accademico
- 2018/2019
- Tipo di accesso
- Corso ad accesso programmato
- Profili professionali formati
- 3.4.5.2.0 - Tecnici del reinserimento e dell’integrazione sociale
Descrizione del corso
Capacità di comunicare i contenuti della prassi professionale in maniera deontologicamente e scientificamente corretta e appropriata rispetto all’interlocutore e al contesto.
Capacità basilare di resocontazione delle prassi professionali.
Capacità di costruire e mantenere nel tempo rapporti corretti e funzionali con colleghi psicologi e altri professionisti, nelle diverse forme in cui essi possono configurarsi (strutture di rete, gerarchie funzionali, organizzazioni informali, ecc.).
Capacità di negoziare le condizioni, i contenuti e gli obiettivi della propria attività con gli attori interessati (clienti, committenti, colleghi, professionisti impegnati nell'intervento).
Queste capacità sono acquisite come precipitato dell’intero percorso formativo. Un ruolo specifico in tal senso è attribuito: a) ai laboratori; b) alle attività di esercitazione previste entro alcuni insegnamenti (ad es. Psicologia delle organizzazioni; Tecniche del colloquio clinico; Elementi di psicopatologia); c) alla relazione con il contesto di tirocinio e il tutor; d) alle dimensioni informali e implicite del curriculum (ad es. modalità della relazione e comunicazione docente-studente); e) la stesura della prova finale. Un ruolo rilevante è inoltre giocato dai soggiorni all'estero (programmi Erasmus) e dalla partecipazione a eventi di interesse scientifico-didattico Le capacità comunicative sono valutate nell’ambito della verifica degli apprendimenti previsti dalle attività laboratoriali e dei corsi di insegnamento; tramite la relazione del tutor e l'analisi della resocontazione dell'esperienza di tirocinio da parte dello studente; nell’ambito della valutazione della prova finale; nei termini delle modalità di partecipazione dello studente al contesto formativo, formale ed informale.
Capacità basilare di resocontazione delle prassi professionali.
Capacità di costruire e mantenere nel tempo rapporti corretti e funzionali con colleghi psicologi e altri professionisti, nelle diverse forme in cui essi possono configurarsi (strutture di rete, gerarchie funzionali, organizzazioni informali, ecc.).
Capacità di negoziare le condizioni, i contenuti e gli obiettivi della propria attività con gli attori interessati (clienti, committenti, colleghi, professionisti impegnati nell'intervento).
Queste capacità sono acquisite come precipitato dell’intero percorso formativo. Un ruolo specifico in tal senso è attribuito: a) ai laboratori; b) alle attività di esercitazione previste entro alcuni insegnamenti (ad es. Psicologia delle organizzazioni; Tecniche del colloquio clinico; Elementi di psicopatologia); c) alla relazione con il contesto di tirocinio e il tutor; d) alle dimensioni informali e implicite del curriculum (ad es. modalità della relazione e comunicazione docente-studente); e) la stesura della prova finale. Un ruolo rilevante è inoltre giocato dai soggiorni all'estero (programmi Erasmus) e dalla partecipazione a eventi di interesse scientifico-didattico Le capacità comunicative sono valutate nell’ambito della verifica degli apprendimenti previsti dalle attività laboratoriali e dei corsi di insegnamento; tramite la relazione del tutor e l'analisi della resocontazione dell'esperienza di tirocinio da parte dello studente; nell’ambito della valutazione della prova finale; nei termini delle modalità di partecipazione dello studente al contesto formativo, formale ed informale.
Capacità di concettualizzare i fenomeni in chiave psicologica, tramite processi di interpretazione differenziati rispetto alla logica del pensiero di senso comune.
Capacità di base di analisi critica dei contenuti dell'attività professionale, in particolare: capacità di base di ragionamento analitico e indiziario e di ragionamento per modelli astratti.
Capacità di base di riconoscere le condizioni organizzative, istituzionali e culturali che fondano e vincolano l'azione tecnica.
Capacità di perseguire il coordinamento tra la propria azione tecnica e la cornice organizzativa e strategica dell'intervento in cui essa si inscrive.
Posto che l’insieme delle attività formative partecipa alla promozione delle capacità di giudizio sopra richiamate, dispositivi formativi specificamente finalizzati in tal senso sono: le attività laboratoriali, il tirocinio, la prova finale. In tali ambiti, le capacità di giudizio sono valutate attraverso le prove d’idoneità previste al termine delle attività laboratoriali, la rendicontazione dell'attività di tirocinio, la prova finale.
Capacità di base di analisi critica dei contenuti dell'attività professionale, in particolare: capacità di base di ragionamento analitico e indiziario e di ragionamento per modelli astratti.
Capacità di base di riconoscere le condizioni organizzative, istituzionali e culturali che fondano e vincolano l'azione tecnica.
Capacità di perseguire il coordinamento tra la propria azione tecnica e la cornice organizzativa e strategica dell'intervento in cui essa si inscrive.
Posto che l’insieme delle attività formative partecipa alla promozione delle capacità di giudizio sopra richiamate, dispositivi formativi specificamente finalizzati in tal senso sono: le attività laboratoriali, il tirocinio, la prova finale. In tali ambiti, le capacità di giudizio sono valutate attraverso le prove d’idoneità previste al termine delle attività laboratoriali, la rendicontazione dell'attività di tirocinio, la prova finale.
Le attività di orientamento in ingresso si inseriscono nel programma di attività del CORT (Centro Orientamento e Tutorato). Nello specifico:
- in occasione delle Giornate dell'Orientamento che il CORT organizza annualmente presso gli istituti scolastici di Lecce e provincia e nel corso degli Open Days, i docenti che impartiscono uno o più insegnamenti all'interno del corso presentano e discutono con gli studenti delle scuole superiori il percorso formativo e le prospettive professionali e occupazionali;
- facsimili delle prove di accesso al corso sono fornite al CORT ai fini delle simulazioni che lo stesso CORT effettua presso gli istituti scolastici.
- seminari presso scuole di divulgazione ed informazione su offerta formativa dei corsi di area psicologica;
- progetto alternanza scuola-lavoro, all'interno delle attività di progetto sono previste attività per la divulgazione dell'offerta formativa
- seminari organizzati con confindustria giovani per orientamento universitario presso scuole secondarie di secondo grado (quinte classi)
La continua e costante collaborazione con enti stakeholders del territorio, tra cui gli istituti di scuola secondaria di secondo grado (licei ed istituti tecnici e professionali) ha favorito uno scambio di progetti ed idee per un orientamento informativo (conoscenze ed informazioni relative alla figura professionale dello psicologo ed al percorso di studi da intraprendere, ivi compresa l’offerta formativa del CdS) e formativo (supporto alla scelta attraverso una conoscenza di se stessi, delle proprie potenzialità, dei propri interessi e attitudini). Tale obiettivo è stato reso possibile grazie alle iniziative di alternanza scuola-lavoro promosse dal Dipartimento in collaborazione con i licei del territorio. In particolare, il CdS ha attivato un progetto di alternanza che ha coinvolto un gruppo di studenti interessati alla figura dello psicologo (si veda pdf allegato). La valutazione ex ante ed ex post delle motivazioni, degli interessi e delle competenze personali degli studenti, ha stimolato un interesse crescente verso la figura professionale dello psicologo. Inoltre, gli studenti hanno svolto parte delle attività di alternanza presso il dipartimento, vivendo di fatto, la vita universitaria (si veda allegato, pp. 1-15).
Il CdS ha intrapreso azioni di orientamento in ingresso, rispondendo alle esigenze ed ai bisogni evidenziati dalle scuole del territorio. In particolare, nell’ambito delle iniziative intraprese in occasione della settimana di sensibilizzazione dell’autismo (marzo-aprile 2018), sono state organizzate tavole rotonde per discutere del tema e per orientare gli studenti delle scuole sulla figura professionale dello psicologo nel campo sociale ed assistenziale (si veda allegato , p. 16).
- in occasione delle Giornate dell'Orientamento che il CORT organizza annualmente presso gli istituti scolastici di Lecce e provincia e nel corso degli Open Days, i docenti che impartiscono uno o più insegnamenti all'interno del corso presentano e discutono con gli studenti delle scuole superiori il percorso formativo e le prospettive professionali e occupazionali;
- facsimili delle prove di accesso al corso sono fornite al CORT ai fini delle simulazioni che lo stesso CORT effettua presso gli istituti scolastici.
- seminari presso scuole di divulgazione ed informazione su offerta formativa dei corsi di area psicologica;
- progetto alternanza scuola-lavoro, all'interno delle attività di progetto sono previste attività per la divulgazione dell'offerta formativa
- seminari organizzati con confindustria giovani per orientamento universitario presso scuole secondarie di secondo grado (quinte classi)
La continua e costante collaborazione con enti stakeholders del territorio, tra cui gli istituti di scuola secondaria di secondo grado (licei ed istituti tecnici e professionali) ha favorito uno scambio di progetti ed idee per un orientamento informativo (conoscenze ed informazioni relative alla figura professionale dello psicologo ed al percorso di studi da intraprendere, ivi compresa l’offerta formativa del CdS) e formativo (supporto alla scelta attraverso una conoscenza di se stessi, delle proprie potenzialità, dei propri interessi e attitudini). Tale obiettivo è stato reso possibile grazie alle iniziative di alternanza scuola-lavoro promosse dal Dipartimento in collaborazione con i licei del territorio. In particolare, il CdS ha attivato un progetto di alternanza che ha coinvolto un gruppo di studenti interessati alla figura dello psicologo (si veda pdf allegato). La valutazione ex ante ed ex post delle motivazioni, degli interessi e delle competenze personali degli studenti, ha stimolato un interesse crescente verso la figura professionale dello psicologo. Inoltre, gli studenti hanno svolto parte delle attività di alternanza presso il dipartimento, vivendo di fatto, la vita universitaria (si veda allegato, pp. 1-15).
Il CdS ha intrapreso azioni di orientamento in ingresso, rispondendo alle esigenze ed ai bisogni evidenziati dalle scuole del territorio. In particolare, nell’ambito delle iniziative intraprese in occasione della settimana di sensibilizzazione dell’autismo (marzo-aprile 2018), sono state organizzate tavole rotonde per discutere del tema e per orientare gli studenti delle scuole sulla figura professionale dello psicologo nel campo sociale ed assistenziale (si veda allegato , p. 16).
Le principali modalità con cui il corso di studi effettua attività di orientamento in itinere sono le seguenti:
(a) Assemblee docenti-studenti.
- assemblee di carattere generale con cadenza annuale, tendenzialmente all'avvio dell'anno accademico, finalizzate a presentare l'organizzazione del percorso formativo e a rilevare le esigenze degli studenti;
- assemblee straordinarie sollecitate dal verificarsi di eventi imprevisti che introducono cambiamenti di rilievo nell'organizzazione del corso e/o hanno un impatto sugli studenti;
(b) Incontri tematici.
- incontri annuali dedicati ad introdurre gli studenti alle attività di tirocinio presso enti esterni.
Per tutte le necessità di tipo didattico il tutorato viene svolto tramite un rapporto diretto e continuativo tra gli studenti e i docenti di riferimento del corso. Il tutorato relativo alle attività di tirocinio viene svolto da un'apposita commissione (Commissione Tirocinio) istituita all'interno del Consiglio Didattico.
- progetti formativi di tirocinio curriculare suddivisi per SSD (sono previste attività di monitoraggio e di tutoraggio anche in preparazione del lavoro di tesi). Nell’a.a. 2016/2017 sono stati attivati i seguenti 5 progetti di esplorazione sul campo: “Job crafting come strategia per il benessere nelle organizzazioni pubbliche e private” (ambito: psicologia del lavoro); “Percezione olfattiva e soglia olfattiva stimolo correlata in individui sani e in individui con Mild Cognitive Impairment” (ambito: psicologia generale); “L’olfatto e la memoria episodica in individui sani e in individui con Alzheimer” (ambito: psicologia generale); “La rilevazione della soddisfazione scolastica” (ambito: metodologia della ricerca psicologica); “Cittadini globali: esplorazione della relazione tra senso di comunità e rispetto per la diversità” (ambito: psicologia di comunità)
Il consiglio didattico ha infine deliberato favorevolmente in merito al progetto di monitoraggio e innovazione pedagogico-didattica e di orientamento dei corsi di studio del dipartimento.
(a) Assemblee docenti-studenti.
- assemblee di carattere generale con cadenza annuale, tendenzialmente all'avvio dell'anno accademico, finalizzate a presentare l'organizzazione del percorso formativo e a rilevare le esigenze degli studenti;
- assemblee straordinarie sollecitate dal verificarsi di eventi imprevisti che introducono cambiamenti di rilievo nell'organizzazione del corso e/o hanno un impatto sugli studenti;
(b) Incontri tematici.
- incontri annuali dedicati ad introdurre gli studenti alle attività di tirocinio presso enti esterni.
Per tutte le necessità di tipo didattico il tutorato viene svolto tramite un rapporto diretto e continuativo tra gli studenti e i docenti di riferimento del corso. Il tutorato relativo alle attività di tirocinio viene svolto da un'apposita commissione (Commissione Tirocinio) istituita all'interno del Consiglio Didattico.
- progetti formativi di tirocinio curriculare suddivisi per SSD (sono previste attività di monitoraggio e di tutoraggio anche in preparazione del lavoro di tesi). Nell’a.a. 2016/2017 sono stati attivati i seguenti 5 progetti di esplorazione sul campo: “Job crafting come strategia per il benessere nelle organizzazioni pubbliche e private” (ambito: psicologia del lavoro); “Percezione olfattiva e soglia olfattiva stimolo correlata in individui sani e in individui con Mild Cognitive Impairment” (ambito: psicologia generale); “L’olfatto e la memoria episodica in individui sani e in individui con Alzheimer” (ambito: psicologia generale); “La rilevazione della soddisfazione scolastica” (ambito: metodologia della ricerca psicologica); “Cittadini globali: esplorazione della relazione tra senso di comunità e rispetto per la diversità” (ambito: psicologia di comunità)
Il consiglio didattico ha infine deliberato favorevolmente in merito al progetto di monitoraggio e innovazione pedagogico-didattica e di orientamento dei corsi di studio del dipartimento.
La Commissione Paritetica docenti-studenti, nella riunione del 24.04.2018, ha esaminato i dati delle opinioni studenti ed elaborato un documento complessivo di analisi degli stessi e di possibili interventi correttivi. Detto documento è stato poi discusso nella seduta del Consiglio Didattico di Area Psicologica del 27.04.2018 - Verbale n. 03.
Link inserito: http://opinioni.unisalento.it/project/xx_lancio01.asp?pgm=/pgm/elaborazioni/schede_cds001.asp|AA=2016|CDS=LB22
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Opinioni degli studenti - A cura del Presidio della Qualità D'Ateneo
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Opinioni degli studenti - A cura del Presidio della Qualità D'Ateneo
Su un totale di 114 laureati, hanno compilato il questionario 54 soggetti, con un tasso di compilazione del 47,4%. Il collettivo intervistato composto per l'83,4% da donne ha prevalentemente meno di 23 anni (57%) o tra i 23 e i 24 anni (22,8%). Risiede per il 68,4% in provincia di Lecce (rispetto ad un 62,4 per i laureati nell'anno 2016), per il 30,7% in un'altra provincia pugliese (rispetto ad un 30,6% per i laureati nel 2016), e per lo 0,9% in un'altra regione (rispetto al 6,9% per il laureati nel 2016. Relativamente all'estrazione sociale, il campione proviene prevalentemente dalla classe del lavoro esecutivo (22,2%), seguito dalla classe media autonoma (25,9%), dalla classe media impiegatizia (33,8%), e dalla classe elevata (11,1%). Sembrerebbe anche in questo caso esserci una maggior provenienza rispetto al 2016 di studenti appartenenti a classi sociali medio-alte. Variegato il percorso degli studi secondari superiori, in cui spiccano comunque i licei socio-psico-pedagogici (o istituti magistrali) (32,5%) e i licei classici (19,3%) e scientifici (26,3%). Il voto medio di diploma degli studenti è di 82 (min 60-max 100), con un incremento di quasi un punto rispetto al 2016.
Il 22,2% degli intervistati ha precedenti esperienze universitarie (rispetto al 15,7% del 2016), con il 3,7% dei casi in cui queste sono state portate a termine (rispetto al 4,1% del 2016).
Le motivazioni alla base della scelta del corso di studi richiamano fattori sia culturali che professionalizzanti (46,3%, rispetto al 38% del 2016) e prevalentemente culturali (44,4%, rispetto al 47,1% del 2016). Solo il 5,6% invoca esclusivamente i fattori professionalizzanti (rispetto allo 0,8% del 201). Questi dati attestano un'interessante inversione di tendenza per cui i fattori professionalizzanti sembrerebbero giocare un ruolo maggiore rispetto al 2016.
L'età all'immatricolazione è regolare o con 1 anno di ritardo nell'78,9% dei casi (dunque, solo lievemente inferiore rispetto all'80,9% del 2016).
L' 85,1% si è laureato in corso (rispetto al 77,5% del 2016), con un significativo incremento; la durata media degli studi è di 3,1 anni, quindi sostanzialmente invariata rispetto al 3,1% del 2016. Il ritardo medio alla laurea (in anni) è di 0,1, anch'esso sostanzialmente invariato rispetto allo 0,2% dle 2016. L'indice di ritardo è di 0,05, sostanzialmente invariato rispetto allo 0,6 del 2016. La media dei punteggi d'esame è 25,9/30esimi (dunque, con un lieve aumento rispetto al 29,2/30esimi del 2016), mentre la media del voto di laurea è 98,9/110ecimi (anche in questo caso, con un leggero incremento rispetto al 96,1/110ecimi del 2016).
Il 68,5% ha alloggiato a meno di un'ora di viaggio dalla sede degli studi per più del 50% degli studi (rispetto al 77,7%del 2016). Il 77,8% ha frequentato regolarmente più del 75% degli insegnamenti previsti, rispetto al 70,2% del 2016, testimoniando di fatto un incremento nella frequenza degli insegnamenti.
Circa la metà (53,7%) ha usufruito di una borsa di studio (contro il 47,9% del 2016). Molto piccola la quota di chi ha svolto un periodo di studio all'estero usufruendo dei programmi di mobilità internazionale (5,6%) che, rispetto al 2016 (3,3%), rappresenta comunque un lieve aumento. Questo dato rimane tuttavia critico, come recentemente emerso nella relazione del riesame ciclico. Il 3,7% ha sostenuto 1 o più esami all'estero convalidati (rispetto all'1,7% del 2016). Nessuno ha preparato all'estero una parte significativa della tesi (rispetto allo 0,8% dei laureati nel 2016).
Il 72,2% (rispetto all'89,3% del 2016) degli intervistati ha svolto un tirocinio riconosciuto dal corso di laurea, dove nel 20,4% dei casi questi tirocini erano organizzati dal corso e svolti al di fuori dell'università, e nel 44,4% dei casi organizzati e svolti presso le università.
I mesi impiegati in media per la tesi sono 3,8 (rispetto ai 4,5 dei laureati nel 2015).
Il 59,3% ha esperienza di lavoro (rispetto al 51,2% del 2016), con il 44,4% avente esperienza di lavoro occasionale, saltuario e/o stagionale; il 7,4% lavoro a tempo parziale, il 5,6% sono lavoratori-studenti, e l'1,9% ha altre esperienze di lavoro con continuità a tempo pieno. Il restante 38,9% non ha alcuna esperienza di lavoro. In generale, sembra che la % di laureati con un lavoro sia aumentata rispetto al 2016, ma qusto aumento è da ascrivere principalemnte ad esperienze lavorative di tipo occasionale.
Il giudizio sull'esperienza universitaria è molto soddisfacente per tutte le voci indagate, ad eccezione che per la valutazione delle attrezzature per le altre attività didattiche (laboratori, attività pratiche, ecc) .
Il 64,8% si riscriverebbe all'università frequentando lo stesso corso presso il medesimo ateneo (dato in linea con quello del 2016); il 3,7% ad un altro corso dello stesso ateneo (rispetto al 6,4% del 2016); il 22,2% allo stesso corso ma in un altro ateneo (rispetto al 21,5% del 2016). L'1,9% non si iscriverebbe più all'università, dato sostanzialmente analogo al valore del 2016 (1,7%).
Il 68,5% ha una conoscenza almeno buona dell'inglese scritto (rispetto al 75,2% del 2016), seguito dal 59,3% con una conoscenza almeno buona dell'inglese parlato (rispetto al 61,2% del 2016).
Il 92,6% intende proseguire gli studi (dato sostanzialmente in linea con il 93,4% del 2016); di questi, l'87% vorrebbe ottenere una laurea magistrale.
La stragrande maggioranza dei laureati considera decisamente rilevante ai fini della ricerca del lavoro l'acquisizione di professionalità (88,9%), la stabilità/sicurezza del posto di lavoro, la possibilità di carriera (72,2%), e l'indipendenza o autonomia (70,4%).
La maggioranza dei laureati è decisamente disposto a lavorare nel settore pubblico (68,5%), mentre una minor percentuale nel settore privato (compreso l'avvio di un'attività autonoma) (48,1%).
L'85,2% è disposto a lavorare a tempo pieno, mentre il 40,7% a part-time, e il 9,3% con il telelavoro.
La maggior parte dei laureati è disposta a lavorare nella provincia degli studi (59,3%), seguita dalla regione degli studi (59,3%), dalla provincia di residenza (55,6%). Relativamente bassa la percentuale di coloro che sono disposti a lavorare in uno stato europeo (51,9%) o extraeuropeo (27,8%).
Infine, il 40,7% è disposto ad effettuare trasferte di lavoro, anche con cambio di residenza, il 33% anche trasferte frequenti ma senza cambi di residenza, il 14,8% solo in numero limitato, e il 3,7% non è disponibile a trasferte.
Link inserito: http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/framescheda.php?anno=2017&corstipo=L&ateneo=70012&facolta=tutti&gruppo=tutti&pa=70012&classe=10034&postcorso=0750106202400002&isstella=0&areageografica=tutti&Regione=tutti&dimensione=tutti&aggregacodicione=0&disaggregazione=presiui&LANG=it&CONFIG=profilo
Opinioni dei laureati
Il 22,2% degli intervistati ha precedenti esperienze universitarie (rispetto al 15,7% del 2016), con il 3,7% dei casi in cui queste sono state portate a termine (rispetto al 4,1% del 2016).
Le motivazioni alla base della scelta del corso di studi richiamano fattori sia culturali che professionalizzanti (46,3%, rispetto al 38% del 2016) e prevalentemente culturali (44,4%, rispetto al 47,1% del 2016). Solo il 5,6% invoca esclusivamente i fattori professionalizzanti (rispetto allo 0,8% del 201). Questi dati attestano un'interessante inversione di tendenza per cui i fattori professionalizzanti sembrerebbero giocare un ruolo maggiore rispetto al 2016.
L'età all'immatricolazione è regolare o con 1 anno di ritardo nell'78,9% dei casi (dunque, solo lievemente inferiore rispetto all'80,9% del 2016).
L' 85,1% si è laureato in corso (rispetto al 77,5% del 2016), con un significativo incremento; la durata media degli studi è di 3,1 anni, quindi sostanzialmente invariata rispetto al 3,1% del 2016. Il ritardo medio alla laurea (in anni) è di 0,1, anch'esso sostanzialmente invariato rispetto allo 0,2% dle 2016. L'indice di ritardo è di 0,05, sostanzialmente invariato rispetto allo 0,6 del 2016. La media dei punteggi d'esame è 25,9/30esimi (dunque, con un lieve aumento rispetto al 29,2/30esimi del 2016), mentre la media del voto di laurea è 98,9/110ecimi (anche in questo caso, con un leggero incremento rispetto al 96,1/110ecimi del 2016).
Il 68,5% ha alloggiato a meno di un'ora di viaggio dalla sede degli studi per più del 50% degli studi (rispetto al 77,7%del 2016). Il 77,8% ha frequentato regolarmente più del 75% degli insegnamenti previsti, rispetto al 70,2% del 2016, testimoniando di fatto un incremento nella frequenza degli insegnamenti.
Circa la metà (53,7%) ha usufruito di una borsa di studio (contro il 47,9% del 2016). Molto piccola la quota di chi ha svolto un periodo di studio all'estero usufruendo dei programmi di mobilità internazionale (5,6%) che, rispetto al 2016 (3,3%), rappresenta comunque un lieve aumento. Questo dato rimane tuttavia critico, come recentemente emerso nella relazione del riesame ciclico. Il 3,7% ha sostenuto 1 o più esami all'estero convalidati (rispetto all'1,7% del 2016). Nessuno ha preparato all'estero una parte significativa della tesi (rispetto allo 0,8% dei laureati nel 2016).
Il 72,2% (rispetto all'89,3% del 2016) degli intervistati ha svolto un tirocinio riconosciuto dal corso di laurea, dove nel 20,4% dei casi questi tirocini erano organizzati dal corso e svolti al di fuori dell'università, e nel 44,4% dei casi organizzati e svolti presso le università.
I mesi impiegati in media per la tesi sono 3,8 (rispetto ai 4,5 dei laureati nel 2015).
Il 59,3% ha esperienza di lavoro (rispetto al 51,2% del 2016), con il 44,4% avente esperienza di lavoro occasionale, saltuario e/o stagionale; il 7,4% lavoro a tempo parziale, il 5,6% sono lavoratori-studenti, e l'1,9% ha altre esperienze di lavoro con continuità a tempo pieno. Il restante 38,9% non ha alcuna esperienza di lavoro. In generale, sembra che la % di laureati con un lavoro sia aumentata rispetto al 2016, ma qusto aumento è da ascrivere principalemnte ad esperienze lavorative di tipo occasionale.
Il giudizio sull'esperienza universitaria è molto soddisfacente per tutte le voci indagate, ad eccezione che per la valutazione delle attrezzature per le altre attività didattiche (laboratori, attività pratiche, ecc) .
Il 64,8% si riscriverebbe all'università frequentando lo stesso corso presso il medesimo ateneo (dato in linea con quello del 2016); il 3,7% ad un altro corso dello stesso ateneo (rispetto al 6,4% del 2016); il 22,2% allo stesso corso ma in un altro ateneo (rispetto al 21,5% del 2016). L'1,9% non si iscriverebbe più all'università, dato sostanzialmente analogo al valore del 2016 (1,7%).
Il 68,5% ha una conoscenza almeno buona dell'inglese scritto (rispetto al 75,2% del 2016), seguito dal 59,3% con una conoscenza almeno buona dell'inglese parlato (rispetto al 61,2% del 2016).
Il 92,6% intende proseguire gli studi (dato sostanzialmente in linea con il 93,4% del 2016); di questi, l'87% vorrebbe ottenere una laurea magistrale.
La stragrande maggioranza dei laureati considera decisamente rilevante ai fini della ricerca del lavoro l'acquisizione di professionalità (88,9%), la stabilità/sicurezza del posto di lavoro, la possibilità di carriera (72,2%), e l'indipendenza o autonomia (70,4%).
La maggioranza dei laureati è decisamente disposto a lavorare nel settore pubblico (68,5%), mentre una minor percentuale nel settore privato (compreso l'avvio di un'attività autonoma) (48,1%).
L'85,2% è disposto a lavorare a tempo pieno, mentre il 40,7% a part-time, e il 9,3% con il telelavoro.
La maggior parte dei laureati è disposta a lavorare nella provincia degli studi (59,3%), seguita dalla regione degli studi (59,3%), dalla provincia di residenza (55,6%). Relativamente bassa la percentuale di coloro che sono disposti a lavorare in uno stato europeo (51,9%) o extraeuropeo (27,8%).
Infine, il 40,7% è disposto ad effettuare trasferte di lavoro, anche con cambio di residenza, il 33% anche trasferte frequenti ma senza cambi di residenza, il 14,8% solo in numero limitato, e il 3,7% non è disponibile a trasferte.
Link inserito: http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/framescheda.php?anno=2017&corstipo=L&ateneo=70012&facolta=tutti&gruppo=tutti&pa=70012&classe=10034&postcorso=0750106202400002&isstella=0&areageografica=tutti&Regione=tutti&dimensione=tutti&aggregacodicione=0&disaggregazione=presiui&LANG=it&CONFIG=profilo
Opinioni dei laureati
Il laureato dovrà aver:
- assimilato i linguaggi disciplinari psicologici in modo da poterli utilizzare come fondamento dei successivi apprendimenti;
- sviluppato competenze metodologiche e tecniche nella selezione e uso delle fonti ai fini dell'aggiornamento delle proprie conoscenze, con particolare riferimento alla capacità di utilizzazione dei sistemi di indicizzazione delle riviste e dei testi e dell'uso di Internet a fini di raccolta dati;
- acquisito la capacità di verificare il proprio operato e di utilizzare i riscontri auto ed etero-prodotti come fonte informativa per il riesame e lo sviluppo delle prestazioni.
Queste competenze sono acquisite come precipitato dei corsi d’insegnamento nel loro complesso e in parte come esito di specifici insegnamenti ed esercitazioni. Un ruolo rilevante è giocato dalla prova finale e dal tirocinio, nonché da iniziative di carattere scientifico che vedano coinvolti gli studenti (convegni scientifici, seminari di studio, lezioni magistrali). Il possesso di tali competenze è verificato in sede di valutazione della prova finale.
- assimilato i linguaggi disciplinari psicologici in modo da poterli utilizzare come fondamento dei successivi apprendimenti;
- sviluppato competenze metodologiche e tecniche nella selezione e uso delle fonti ai fini dell'aggiornamento delle proprie conoscenze, con particolare riferimento alla capacità di utilizzazione dei sistemi di indicizzazione delle riviste e dei testi e dell'uso di Internet a fini di raccolta dati;
- acquisito la capacità di verificare il proprio operato e di utilizzare i riscontri auto ed etero-prodotti come fonte informativa per il riesame e lo sviluppo delle prestazioni.
Queste competenze sono acquisite come precipitato dei corsi d’insegnamento nel loro complesso e in parte come esito di specifici insegnamenti ed esercitazioni. Un ruolo rilevante è giocato dalla prova finale e dal tirocinio, nonché da iniziative di carattere scientifico che vedano coinvolti gli studenti (convegni scientifici, seminari di studio, lezioni magistrali). Il possesso di tali competenze è verificato in sede di valutazione della prova finale.
Il corso di laurea triennale in Scienza e Tecniche Psicologiche permette allo studente di acquisire la conoscenza di base dei diversi settori delle discipline psicologiche e dei metodi e delle procedure d'indagine scientifica, nonché alcune fondamentali abilità tecniche (conduzione colloquio, tecniche psicometriche, tecniche di raccolta e elaborazione dati) ed operative (ad es. programmazione attività, comunicazione, resocontazione, gestione documentazione), per operare professionalmente – sotto la responsabilità di psicologi laureati magistrali o con qualifica formativa superiore – nell'ambito dei servizi diretti alla persona, ai gruppi, alle organizzazioni e alle comunità.
Il percorso formativo è organizzato in modo da integrare il lavoro di acquisizione delle conoscenze teoriche e metodologiche con attività formative finalizzate all'acquisizione delle abilità tecnico-operative.
Il corso permette l'accesso ai percorsi formativi della classe di laurea magistrale LM-51 (Psicologia).
Il percorso formativo è organizzato in modo da integrare il lavoro di acquisizione delle conoscenze teoriche e metodologiche con attività formative finalizzate all'acquisizione delle abilità tecnico-operative.
Il corso permette l'accesso ai percorsi formativi della classe di laurea magistrale LM-51 (Psicologia).
Il corso è finalizzato a formare laureati in possesso: a) del repertorio fondamentale dei saperi disciplinari, delle abilità tecniche e degli strumenti derivanti dalla scienza psicologica; b) della capacità di implementare tale repertorio in funzione di interventi realizzati sotto la responsabilità di psicologi laureati magistrali o con qualifica formativa superiore.
Il carattere trasversale e generalista del repertorio formativo è finalizzato a porre il laureato nelle condizioni di poter contribuire a un ampio spettro di processi d’intervento, in una molteplicità di ambiti (servizi alla persona, contesti scolastici, educativi, del terzo settore, e d'impresa,) e a più livelli (individuale, organizzativo e comunitario).
Il contributo del laureato a tali processi d’intervento è articolabile nei seguenti ambiti operativi.
a) Ambito dell'indagine psicologica, psicopedagogica, psicosociale e organizzativa. Il laureato è in grado di utilizzare un repertorio di tecniche e strumenti psicometrici e di procedure osservazionali e comunicazionali utili alla valutazione di dimensioni psicologiche e psicosociali quali: personalità e suoi disturbi, modelli comportamentali, processi neurocognitivi, cognitivi ed affettivi, potenziale individuale, sviluppo neurocognitivo, emotivo e sociale, processi di apprendimento, dinamiche organizzative, comunitarie e culturali.
b) Ambito dell'analisi dei dati. Il laureato è in grado di utilizzare le fondamentali metodiche della ricerca empirica, qualitativa e quantitativa, con le connesse procedure di analisi dei dati, utili ad elaborare le informazioni in modo da tradurle in conoscenze utilizzabili nell'ambito di processi di intervento e di ricerca-intervento.
c) Ambito della progettazione, realizzazione e valutazione di interventi di sostegno e di empowerment individuale, familiare, organizzativo e di comunità; interventi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria; interventi di promozione della salute e del benessere.
Funzionalmente agli scopi sopra menzionati, il percorso formativo è organizzato in modo da integrare tre fondamentali aree di apprendimento:
a) l'area dei fondamenti disciplinari (psicologia generale, psicobiologia, metodologia della ricerca e statistica psicometrica, psicologia dello sviluppo, psicologia sociale, psicologia delle organizzazioni, psicologia dinamica, psicologia clinica) e dei riferimenti interdisciplinari (filosofia, epistemologia, sociologia, pedagogia, geografia);
b) l'area dei metodi e delle abilità tecniche e operative derivanti dai saperi disciplinari (es. procedure osservazionali e comunicazionali, conduzione colloquio, strumenti di valutazione, tecniche psicometriche e di analisi dati);
c) l’area delle abilità strumentali trasversali (lingua straniera, informatica, capacità di pianificazione e gestione delle attività, capacità riflessiva di base).
Il percorso di studio è articolato in corsi disciplinari e laboratori, oltre alle attività connesse al tirocinio, alla prova finale e quelle a scelta dello studente. Il piano di studi è unico.
Il carattere trasversale e generalista del repertorio formativo è finalizzato a porre il laureato nelle condizioni di poter contribuire a un ampio spettro di processi d’intervento, in una molteplicità di ambiti (servizi alla persona, contesti scolastici, educativi, del terzo settore, e d'impresa,) e a più livelli (individuale, organizzativo e comunitario).
Il contributo del laureato a tali processi d’intervento è articolabile nei seguenti ambiti operativi.
a) Ambito dell'indagine psicologica, psicopedagogica, psicosociale e organizzativa. Il laureato è in grado di utilizzare un repertorio di tecniche e strumenti psicometrici e di procedure osservazionali e comunicazionali utili alla valutazione di dimensioni psicologiche e psicosociali quali: personalità e suoi disturbi, modelli comportamentali, processi neurocognitivi, cognitivi ed affettivi, potenziale individuale, sviluppo neurocognitivo, emotivo e sociale, processi di apprendimento, dinamiche organizzative, comunitarie e culturali.
b) Ambito dell'analisi dei dati. Il laureato è in grado di utilizzare le fondamentali metodiche della ricerca empirica, qualitativa e quantitativa, con le connesse procedure di analisi dei dati, utili ad elaborare le informazioni in modo da tradurle in conoscenze utilizzabili nell'ambito di processi di intervento e di ricerca-intervento.
c) Ambito della progettazione, realizzazione e valutazione di interventi di sostegno e di empowerment individuale, familiare, organizzativo e di comunità; interventi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria; interventi di promozione della salute e del benessere.
Funzionalmente agli scopi sopra menzionati, il percorso formativo è organizzato in modo da integrare tre fondamentali aree di apprendimento:
a) l'area dei fondamenti disciplinari (psicologia generale, psicobiologia, metodologia della ricerca e statistica psicometrica, psicologia dello sviluppo, psicologia sociale, psicologia delle organizzazioni, psicologia dinamica, psicologia clinica) e dei riferimenti interdisciplinari (filosofia, epistemologia, sociologia, pedagogia, geografia);
b) l'area dei metodi e delle abilità tecniche e operative derivanti dai saperi disciplinari (es. procedure osservazionali e comunicazionali, conduzione colloquio, strumenti di valutazione, tecniche psicometriche e di analisi dati);
c) l’area delle abilità strumentali trasversali (lingua straniera, informatica, capacità di pianificazione e gestione delle attività, capacità riflessiva di base).
Il percorso di studio è articolato in corsi disciplinari e laboratori, oltre alle attività connesse al tirocinio, alla prova finale e quelle a scelta dello studente. Il piano di studi è unico.
Il Corso si conclude con una prova finale consistente nella redazione di un elaborato scritto, consistente in:
- una breve rassegna bibliografica su un argomento di interesse scientifico;
- analisi psicologica di un fenomeno di interesse socio-culturale;
- un breve report di presentazione di una ricerca empirica originale.
In tutte le sue varianti (rassegna, analisi psicologica, report di ricerca) la prova finale ha l'obiettivo di sviluppare e di verificare l'autonomia di giudizio maturata dallo studente a conclusione del percorso di studi e la sua capacità di apprendimento.
- una breve rassegna bibliografica su un argomento di interesse scientifico;
- analisi psicologica di un fenomeno di interesse socio-culturale;
- un breve report di presentazione di una ricerca empirica originale.
In tutte le sue varianti (rassegna, analisi psicologica, report di ricerca) la prova finale ha l'obiettivo di sviluppare e di verificare l'autonomia di giudizio maturata dallo studente a conclusione del percorso di studi e la sua capacità di apprendimento.
Le modalità di svolgimento della prova finale sono definite dal “Regolamento per le prove finali”, adottato nel 2014 in tutti i corsi di studio afferenti alla Facoltà di Scienze della Formazione, Scienze Sociali e Politiche (si veda il file allegato).
Per accedere al Corso è richiesto il possesso di un diploma quinquennale di Scuola media superiore o di altro titolo conseguito all'estero riconosciuto equipollente.
Per accedere al corso di laurea lo studente deve dimostrare di possedere un buon livello di cultura generale, il possesso di competenze di base di sintassi, ortografia e comprensione del testo, il possesso di competenze di tipo trasversale (ragionamento logico e scientifico, problem solving e pensiero critico) ed una conoscenza di base della lingua inglese.
La verifica del possesso di tali competenze e conoscenze è effettuata tramite una prova di ingresso. Eventuali lacune, accertate dalla prova di ingresso, nella conoscenza della lingua inglese e nel possesso delle competenze trasversali implicano l'attribuzione di obblighi formativi aggiuntivi (OFA).
Per accedere al corso di laurea lo studente deve dimostrare di possedere un buon livello di cultura generale, il possesso di competenze di base di sintassi, ortografia e comprensione del testo, il possesso di competenze di tipo trasversale (ragionamento logico e scientifico, problem solving e pensiero critico) ed una conoscenza di base della lingua inglese.
La verifica del possesso di tali competenze e conoscenze è effettuata tramite una prova di ingresso. Eventuali lacune, accertate dalla prova di ingresso, nella conoscenza della lingua inglese e nel possesso delle competenze trasversali implicano l'attribuzione di obblighi formativi aggiuntivi (OFA).
Competenze e conoscenze iniziali sono verificate tramite una prova di ingresso selettiva articolata nelle seguenti aree:
- comprensione del testo
- ortografia
- sintassi
- ragionamento logico
- ragionamento scientifico
- problem solving
- pensiero critico
- cultura generale
- lingua inglese
A ciascuna domanda, la risposta esatta viene valutata 1 punto, la risposta sbagliata viene valutata punti -0.25, la risposta non data punti 0. Il punteggio totale è dato dalla sommatoria dei punteggi alle singole domande.
Il settore scientifico disciplinare nel quale potrà essere assegnato l’OFA è:
L-LIN/12 Lingua Inglese
Gli obblighi formativi aggiuntivi dovranno necessariamente essere recuperati entro il primo anno di corso, secondo le modalità che verranno comunicate tramite la pubblicazione sul sito web di Facoltà www.formazionescienzesociali.unisalento.it
In ogni caso l’obbligo formativo aggiuntivo non ha alcuna influenza sul numero dei CFU che lo studente deve conseguire nel percorso di studio per il quale richiede l’immatricolazione.
Criterio di attribuzione degli obblighi formativi aggiuntivi (OFA):
Gli OFA verranno assegnati sulla base della valutazione del numero delle risposte esatte totalizzate nei SSD per i quali sono previsti OFA.
Si procederà all’assegnazione di OFA nel SSD esaminato se il numero di risposte esatte nello stesso SSD risulti:
- L-LIN/12 Lingua Inglese: numero di risposte esatte inferiore a 4.
- comprensione del testo
- ortografia
- sintassi
- ragionamento logico
- ragionamento scientifico
- problem solving
- pensiero critico
- cultura generale
- lingua inglese
A ciascuna domanda, la risposta esatta viene valutata 1 punto, la risposta sbagliata viene valutata punti -0.25, la risposta non data punti 0. Il punteggio totale è dato dalla sommatoria dei punteggi alle singole domande.
Il settore scientifico disciplinare nel quale potrà essere assegnato l’OFA è:
L-LIN/12 Lingua Inglese
Gli obblighi formativi aggiuntivi dovranno necessariamente essere recuperati entro il primo anno di corso, secondo le modalità che verranno comunicate tramite la pubblicazione sul sito web di Facoltà www.formazionescienzesociali.unisalento.it
In ogni caso l’obbligo formativo aggiuntivo non ha alcuna influenza sul numero dei CFU che lo studente deve conseguire nel percorso di studio per il quale richiede l’immatricolazione.
Criterio di attribuzione degli obblighi formativi aggiuntivi (OFA):
Gli OFA verranno assegnati sulla base della valutazione del numero delle risposte esatte totalizzate nei SSD per i quali sono previsti OFA.
Si procederà all’assegnazione di OFA nel SSD esaminato se il numero di risposte esatte nello stesso SSD risulti:
- L-LIN/12 Lingua Inglese: numero di risposte esatte inferiore a 4.
Profilo
Il corso forma la figura del dottore in tecniche psicologiche.Funzioni
Ai sensi della Legge 11 luglio 2003, n. 170, il dottore in Tecniche Psicologiche può accedere, dopo un tirocinio post-laurea professionalizzante, all’Esame di Stato per l’iscrizione nella Sezione B dell’Albo professionale degli Psicologi (sezione “Tecniche psicologiche per i contesti sociali, organizzativi e del lavoro” o sezione “Tecniche psicologiche per i servizi alla persona e alla comunità”).Per le conoscenze e le abilità in suo possesso, è in grado di svolgere le funzioni di Tecnico Psicologo con compiti di collaborazione nell’ambito di interventi di tipo psicologico realizzati sotto la responsabilità di Psicologi (laureati magistrali o di titolo superiore).
Competenze
Le abilità associate alla funzione di Tecnico Psicologo comprendono: la gestione delle operazioni di contatto con i fruitori dell’intervento, la raccolta e l'elaborazione di dati, la comunicazione di informazioni, la gestione di documentazione, la valutazione, la misurazione, e il coordinamento operativo delle attività implicate in interventi esercitati nei diversi ambiti di azione di pertinenza psicologica (contesti individuali, familiari, interpersonali, micro e macro sociali, organizzativi, produttivi, comunitari e di convivenza, istituzionali).Sbocco
ll carattere trasversale del profilo di competenze assunto a scopo formativo del corso è finalizzato a porre il laureato nelle condizioni di perseguire una pluralità di sbocchi occupazionali, sia in regime libero-professionale che di lavoro dipendente.Tra i contesti di committenza:
• I servizi di consulenza alla persona
• I sistemi scolastici e della formazione
• Le agenzie territoriali, gli Enti locali, la Pubblica Amministrazione
• Organizzazioni, aziende, imprese
• Agenzie di comunicazione e di marketing
• Agenzie del terzo settore
Piano di studi
PERCORSO GENERICO/COMUNE
Epistemologia e storia della scienza (M-STO/05)
8 crediti - Obbligatorio
FONDAMENTI DI STORIA DELLA FILOSOFIA (M-FIL/06)
8 crediti - Obbligatorio
PSICOBIOLOGIA (M-PSI/02)
8 crediti - Obbligatorio
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO (M-PSI/04)
12 crediti - Obbligatorio
PSICOLOGIA DINAMICA (M-PSI/07)
12 crediti - Obbligatorio
PSICOLOGIA GENERALE (M-PSI/01)
12 crediti - Obbligatorio
Economia e sviluppo umano (SECS-P/04)
8 crediti - Non obbligatorio
FILOSOFIA DELLA MENTE (M-FIL/01)
8 crediti - Non obbligatorio
GEOGRAFIA UMANA (M-GGR/02)
8 crediti - Non obbligatorio
LABORATORIO DI TECNICHE DI ASSESSMENT PSICOSOCIALE (NN)
2 crediti - Obbligatorio
LINGUA INGLESE (L-LIN/12)
10 crediti - Obbligatorio
METODOLOGIA PER LA RICERCA IN PSICOLOGIA (M-PSI/03)
8 crediti - Obbligatorio
PSICOLOGIA CLINICA (M-PSI/08)
10 crediti - Obbligatorio
PSICOLOGIA SOCIALE (M-PSI/05)
12 crediti - Obbligatorio
STORIA DELLA PSICOLOGIA (M-STO/05)
8 crediti - Obbligatorio
TIROCINIO (NN)
3 crediti - Obbligatorio
DOCIMOLOGIA (M-PED/04)
6 crediti - Non obbligatorio
LABORATORIO ABILITA' INFORMATICHE (NN)
4 crediti - Obbligatorio
LABORATORIO - DISABILITA' E SVILUPPO (NN)
1 crediti - Obbligatorio
LABORATORIO SULLA VALUTAZIONE DEI PROCESSI COGNITIVI (NN)
1 crediti - Obbligatorio
METODI E TECNICA DEL COLLOQUIO CLINICO (M-PSI/08)
8 crediti - Obbligatorio
PROVA FINALE (PROFIN_S)
3 crediti - Obbligatorio
PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE (M-PSI/04)
6 crediti - Non obbligatorio
PSICOLOGIA DELLE ORGANIZZAZIONI (M-PSI/06)
8 crediti - Obbligatorio
SCIENZE COGNITIVE (M-PSI/01)
8 crediti - Obbligatorio
STATISTICA PSICOMETRICA (M-PSI/03)
8 crediti - Obbligatorio