- Offerta formativa A.A. 2018/2019
- Laurea in SCIENZE POLITICHE E DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI
Laurea in SCIENZE POLITICHE E DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI
- Corso di studi
- SCIENZE POLITICHE E DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI
- Corso di studi in inglese
- POLITICAL SCIENCE AND INTERNATIONAL RELATIONS
- Titolo
- Laurea
- Classe MIUR
- Classe delle lauree in Scienze politiche e delle relazioni internazionali - L-36 (DM270)
- Durata
- 3 anni
- Crediti
- 180
- Dipartimento
- DIPARTIMENTO DI STORIA, SOCIETA' E STUDI SULL'UOMO
- Sito web del corso
- https://www.formazionescienzesociali.unisalento.it/scienze-politiche-relazioni-internazionali
- Lingua
- ITALIANO
- Sede
- Lecce - Università degli Studi
- Anno accademico
- 2018/2019
- Tipo di accesso
- Corso ad accesso libero
- Profili professionali formati
- 3.3.1.1.1 - Segretari amministrativi e tecnici degli affari generali
Descrizione del corso
Le abilità comunicative degli studenti sono stimolate attraverso l'organizzazione di specifiche attività collaterali alla tradizionale attività didattica (seminari, gruppi di studio) che richiedono obbligatoriamente l'intervento degli studenti e nei quali gli studenti possono svolgere relazioni specifiche sugli argomenti trattati durante il corso di studio. Le abilità comunicative sono valutate proprio durante i workshops e, soprattutto in sede di esame .
L'autonomia di giudizio è il risultato di apprendimento più atteso, anche in considerazione della centralità degli studi riconducibili alla classe L-36 nello scenario politico-giuridico-economico, nazionale e internazionali. L'autonomia di giudizio sarà implementata attraverso il coinvolgimento diretto e la partecipazione attiva degli studenti nell'attività didattica. La Presidenza del Corso e i singoli docenti organizzano, all'uopo, specifiche attività e workshop. In quest'ottica di partecipazione e di rafforzamento dell'autonomi di giudizio, al corpo docente cui è dato incarico di stimolare la capacità critica e argomentativa degli studenti nei diversi ambiti affrontati dagli studenti (giuridico, economico, politologico, storico, sociologico). L'autonomia di giudizio viene verificata attraverso seminari, relazioni svolte singolarmente e/o in gruppo dagli studenti, e, soprattutto, in sede di esame dove appare fondamentale valutare l'autonomia di giudizio degli studenti, sopratutto sulle questioni di attualità.
La funzione di orientamento in ingresso è da sempre considerata essenziale nel fidelizzare il rapporto docente-discente sin dall'inizio del percorso formativo. Pertanto, lo studente in ingresso ha sempre avuto un docente di riferimento che in maniera specifica si presta a svolgere attività di orientamento nei confronti degli studenti. Tale attività, quindi, è andata negli anni via via aumentando di rilievo anche in considerazione del numero di studenti provenienti da altri corsi di laurea o da altre facoltà che hanno richiesto informazioni specifiche sul percorso formativo del C.d.L.
Alla luce delle considerazioni in parola l'attività di orientamento in ingresso è svolta direttamente dal Presidente di C.d.L. (o da un suo delegato) o dai tutori. Tale funzione è funzionale alla descrizione del percorso formativo, degli sbocchi occupazionali e del funzionamento del C.d.L. (semestri, sessioni di esame, ecc.). Per questo motivo, a partire dall'a.a. 2017/2018, la Presidenza del C.d.L. ha previsto lo svolgimento di un OPEN DAY, nella forma di un seminario di orientamento da tenersi nei primi giorni di lezione, destinato alle matricole, con il fine di spiegare loro la struttura dell'offerta formativa, gli obiettivi formativi, i settori nevralgici della formazione multidisciplinare di scienze politiche.
Per gli studenti delle scuole superiori, infine, l'attività di orientamento è gestita da un apposito ufficio (CORT) che raccorda le esigenze degli istituti scolastici con il C.d.L.
La Presidenze del C.d.L. ha, comunque, sempre favorito incontri specifici tra i docenti del Corso di Laurea e le Scuole (nelle Scuole) nel caso in cui i dirigenti scolastici avessero sollecitato un incontro informativo sul percorso formativo e gli sbocchi occupazione del C.d.L.
Alla luce delle considerazioni in parola l'attività di orientamento in ingresso è svolta direttamente dal Presidente di C.d.L. (o da un suo delegato) o dai tutori. Tale funzione è funzionale alla descrizione del percorso formativo, degli sbocchi occupazionali e del funzionamento del C.d.L. (semestri, sessioni di esame, ecc.). Per questo motivo, a partire dall'a.a. 2017/2018, la Presidenza del C.d.L. ha previsto lo svolgimento di un OPEN DAY, nella forma di un seminario di orientamento da tenersi nei primi giorni di lezione, destinato alle matricole, con il fine di spiegare loro la struttura dell'offerta formativa, gli obiettivi formativi, i settori nevralgici della formazione multidisciplinare di scienze politiche.
Per gli studenti delle scuole superiori, infine, l'attività di orientamento è gestita da un apposito ufficio (CORT) che raccorda le esigenze degli istituti scolastici con il C.d.L.
La Presidenze del C.d.L. ha, comunque, sempre favorito incontri specifici tra i docenti del Corso di Laurea e le Scuole (nelle Scuole) nel caso in cui i dirigenti scolastici avessero sollecitato un incontro informativo sul percorso formativo e gli sbocchi occupazione del C.d.L.
L'attività di orientamento e tutorato in itinere è essenziale per la gestione ottimale del C.d.L.. ed è anche supporta da appositi programmi gestiti e finanziati dall'Amministrazione Centrale dell'Ateneo. Il rapporto triadico studente-docente-servizi didattici allo studente è funzionale all'ottimizzazione dei servizi didattici destinati ai discenti. L'orientamento è pertanto svolto dalle strutture didattiche dei Dipartimenti che si interfacciano regolarmente con i rapp.ti degli studenti, con i tutori, con il Presidente di C.d.L. o con suo delegato.
L'analisi dei dati relativi all'opinione degli studenti risulta ben in linea ? e nella maggioranza dei casi ? o superiore alla media dei risultati del Dipartimento di Storia, Società e Studi sull'Uomo e dell'Ateneo tutto. Un paio di piccole criticità devono essere segnalate: quella relativa alle ?conoscenze preliminari? e quella sulle ?attività didattiche integrative?. Dopo discussione nel Consiglio Didattico del 14 maggio 2018 n. 4, per affrontare il primo caso critico, si è proposto di tornare ? con tutte le difficoltà del caso su tempi e organizzazione ? ai cosiddetti ?corsi zero?. Forse, però, e migliore, sarebbe l'ipotesi di preparare delle lezioni introduttive (per specifici corsi) da erogare su un'apposita piattaforma virtuale. Le due opzioni verranno valutate al fine di trovare, nel più breve tempo possibile, quella più adatta e praticabile per rispondere alle esigenze degli studenti. Per quanto riguarda le ?attività didattiche integrative?, già dal secondo semestre dello scorso anno accademico ci si era attivati per un incremento di seminari e attività simili. Il Consiglio ha convenuto che i risultati saranno sicuramente migliori nel prossimo rilevamento, anche in ragione della forte offerta seminariale proposta già fino a questo momento dell'A.A. 2017/2018.
Passando all'esame della sezione ?suggerimenti?, ancora una volta emergono le necessità di 1) alleggerire il carico didattico, 2) fornire più conoscenze di base e 3) quella relativa a eliminare dai programmi argomenti già trattati in altri insegnamenti. Sul secondo punto, si rimanda a quanto detto sopra a proposito delle conoscenze preliminari. Sugli altri due punti, il Consiglio ? sempre nella seduta del 14 maggio 2018 ? sottolineando il fatto che decisi e significativi passi sono stati fatti nell'A.A. 2017/2018 per venire incontro alle richieste degli studenti, ha preso atto delle segnalazioni e si riserva di trovare il giusto metodo di confronto tra docenti così da trovare, anche in questo caso, le giuste soluzioni. Inoltre il CD ha evidenziato l'opportunità di una specifica discussione collegiale, una volta raccolti i programmi degli insegnamenti, su come coordinare i singoli insegnamenti, suddivisi per aree (giuridica, storica, politologica, ecc.)
Link inserito: http://opinioni.unisalento.it/project/xx_lancio01.asp?pgm=/pgm/elaborazioni/schede_cds001.asp|AA=2016|CDS=LB17
Opinioni degli studenti - A cura del Presidio della Qualità D'Ateneo
Passando all'esame della sezione ?suggerimenti?, ancora una volta emergono le necessità di 1) alleggerire il carico didattico, 2) fornire più conoscenze di base e 3) quella relativa a eliminare dai programmi argomenti già trattati in altri insegnamenti. Sul secondo punto, si rimanda a quanto detto sopra a proposito delle conoscenze preliminari. Sugli altri due punti, il Consiglio ? sempre nella seduta del 14 maggio 2018 ? sottolineando il fatto che decisi e significativi passi sono stati fatti nell'A.A. 2017/2018 per venire incontro alle richieste degli studenti, ha preso atto delle segnalazioni e si riserva di trovare il giusto metodo di confronto tra docenti così da trovare, anche in questo caso, le giuste soluzioni. Inoltre il CD ha evidenziato l'opportunità di una specifica discussione collegiale, una volta raccolti i programmi degli insegnamenti, su come coordinare i singoli insegnamenti, suddivisi per aree (giuridica, storica, politologica, ecc.)
Link inserito: http://opinioni.unisalento.it/project/xx_lancio01.asp?pgm=/pgm/elaborazioni/schede_cds001.asp|AA=2016|CDS=LB17
Opinioni degli studenti - A cura del Presidio della Qualità D'Ateneo
I dati relativi all'opinione dei laureati appaiono estremamente soddisfacenti, lusinghieri. Si dichiarano, difatti, decisamente soddisfatti del corso di laurea il 59,4% degli intervistati, mentre il 35,9 si dichiara più soddisfatto che insoddisfatto.
Pertanto gli insoddisfatti sono rappresentati da una percentuale molto bassa (decisamente no 1,6%; più no che sì 3,1%).
Del pari soddisfacente appare il rapporto con i docenti (decisamente sì 37,5%, più sì che no 56,3%) e anche il rapporto con gli studenti (decisamente sì 62,5%, più sì che no il 31,3%).
Criticità permangono per la valutazione delle aule che i laureati dichiarano essere raramente adeguate nel 56,3%. Si tratta di una criticità atavica che però dovrebbe migliorare nel breve periodo in considerazione della disponibilità delle nuove aule del complesso Studium 5.
Non sorprendono i dati relativi alla valutazione delle postazioni informatiche (non utilizzate 42,2%) e delle attrezzature per le altre attività didattiche (laboratori, attività pratiche, non utilizzate 45,3%) visto che la didattica è tradizionale, frontale. Positiva la valutazione delle biblioteche (decisamente positiva 29,7%, abbastanza positiva 46.9%). Fa riflettere la circostanza per cui il 15,6% degli intervistati (trattasi di laureati) dichiara che le biblioteche non sono utilizzate. Positivi anche i giudizi sull'adeguatezza del carico di studio degli insegnamenti (decisamente sì 34,4%, più sì che no 53,1%). Positivo appare anche il giudizio sulla possibile re-iscrizione all'università che vede il 60,9% degli intervistati dichiarare che si re-iscriverebbe all'università e anche allo stesso corso. Relativamente alta, comunque, appare anche il dato relativo agli intervistati che dichiarano di volersi re-iscrivere allo stesso corso, ma in un altro Ateneo (15,6%).
Link inserito: http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/framescheda.php?anno=2017&corstipo=L&ateneo=70012&facolta=tutti&gruppo=tutti&pa=70012&classe=10015&postcorso=0750106203600010&isstella=0&areageografica=tutti&Regione=tutti&dimensione=tutti&aggregacodicione=0&disaggregazione=presiui&LANG=it&CONFIG=profilo
Opinioni dei laureati
Pertanto gli insoddisfatti sono rappresentati da una percentuale molto bassa (decisamente no 1,6%; più no che sì 3,1%).
Del pari soddisfacente appare il rapporto con i docenti (decisamente sì 37,5%, più sì che no 56,3%) e anche il rapporto con gli studenti (decisamente sì 62,5%, più sì che no il 31,3%).
Criticità permangono per la valutazione delle aule che i laureati dichiarano essere raramente adeguate nel 56,3%. Si tratta di una criticità atavica che però dovrebbe migliorare nel breve periodo in considerazione della disponibilità delle nuove aule del complesso Studium 5.
Non sorprendono i dati relativi alla valutazione delle postazioni informatiche (non utilizzate 42,2%) e delle attrezzature per le altre attività didattiche (laboratori, attività pratiche, non utilizzate 45,3%) visto che la didattica è tradizionale, frontale. Positiva la valutazione delle biblioteche (decisamente positiva 29,7%, abbastanza positiva 46.9%). Fa riflettere la circostanza per cui il 15,6% degli intervistati (trattasi di laureati) dichiara che le biblioteche non sono utilizzate. Positivi anche i giudizi sull'adeguatezza del carico di studio degli insegnamenti (decisamente sì 34,4%, più sì che no 53,1%). Positivo appare anche il giudizio sulla possibile re-iscrizione all'università che vede il 60,9% degli intervistati dichiarare che si re-iscriverebbe all'università e anche allo stesso corso. Relativamente alta, comunque, appare anche il dato relativo agli intervistati che dichiarano di volersi re-iscrivere allo stesso corso, ma in un altro Ateneo (15,6%).
Link inserito: http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/framescheda.php?anno=2017&corstipo=L&ateneo=70012&facolta=tutti&gruppo=tutti&pa=70012&classe=10015&postcorso=0750106203600010&isstella=0&areageografica=tutti&Regione=tutti&dimensione=tutti&aggregacodicione=0&disaggregazione=presiui&LANG=it&CONFIG=profilo
Opinioni dei laureati
La capacità di 'apprendimento degli studenti è valutata gradualmente, soprattutto attraverso la verifica degli esami, che rimante la strada principale per testare la capacità di apprendimento degli studenti.
Particolare rilievo, in quest'ambito, riveste l'elaborazione della prova finale.
Anche in questo ambito, difatti, la valutazione della capacità di apprendimento gioca un ruolo importante nella valutazione del lavoro finale dello studente.
La capacità di apprendimento, in sede di esame, di prova o di attività seminariali, viene sviluppata al meglio al fine di mettere le condizioni il discente di intraprendere, con piena autonomia di giudizio e capacità di comprensione,un percorso studi di grado superiore.
Particolare rilievo, in quest'ambito, riveste l'elaborazione della prova finale.
Anche in questo ambito, difatti, la valutazione della capacità di apprendimento gioca un ruolo importante nella valutazione del lavoro finale dello studente.
La capacità di apprendimento, in sede di esame, di prova o di attività seminariali, viene sviluppata al meglio al fine di mettere le condizioni il discente di intraprendere, con piena autonomia di giudizio e capacità di comprensione,un percorso studi di grado superiore.
Il Corso di Studio in Scienze politiche e delle Relazioni Internazionali presenta un unico percorso curriculare che si propone di approfondire studio e conoscenza di materie essenziali per la formazione di ogni laureato triennale in Scienze politiche e delle Relazioni Internazionali. Pertanto, il C.d.L., quasi naturalmente, si caratterizza per la forte multidisciplinarietà che si concretizza con l'attivazione di SSD in ambito storico (M-STO/04), storico-politico, (SPS/03, SPS/06), sociologico (SPS/07), filosofico (SPS/01), giuridico (IUS/13, IUS/20, IUS/10, IUS/21), economico-sociale (SECS-P/01, SECS-S/01, MGGR/02) Nel percorso è altresì inserito un insegnamento di lingua inglese (come esame obbligatorio) e una seconda lingua obbligatoria da scegliere tra spagnolo e francese. Il percorso si completa con un tirocinio o stage obbligatorio da compiere in enti pubblici e privati convenzionati.
Il percorso formativo delineato ha nella multidisciplinarietà un elemento identificativo. Tenuta in considerazione questa specificità, il Corso si propone come obiettivi formativi quelli di preparare gli studenti all'analisi degli elementi teorici, storici, economici, politici e giuridici che segnano la complessità della società contemporanea. Pertanto, particolare attenzione sarà prestata anche all'organizzazione di specifici eventi seminariali indirizzati all'analisi di fenomeni specifici. Gli obiettivi di base, pertanto, sono quelli di preparare laureati che abbiano conoscenze adeguate nei vari ambiti disciplinari attivati. Stante la varietà degli sbocchi occupazionali , i quali abbracciano tanto il settore privato quanto quello pubblico, la definizione di un adeguato ventaglio di aree formative è strategicamente ritenuto un essenziale strumento di apprendimento. Per questo motivo, la proposta di percorso formativo garantisce una formazione interdisciplinare che segnerà la totalità dei SSD attivati, tanto nelle attività di base e caratterizzanti, quanto in quelle affini. Il percorso di studio, quindi, è strutturato secondo una logica multidisciplinare che convoca diverse aree di apprendimento: area giuridica, area economico-sociale, area storica, area politologica. In questo contesto, attenzione viene riservata alla Storia (con l'attivazione dei SSD SPS-06, M-STO/04, SPS/03, SPS/02), al Diritto (IUS/13, IUS/14, IUS/21/, IUS/10), alla geografia e all'economia (M-GGR/02, SECS-P/01, SECS-P/10), all'ambito politologico (SPS/01, SPS/04), oltre che allo studio delle lingue. L'intersezione delle conoscenze acquisite tramite le diverse aree contribuisce in maniera rilevante a dare all'intero percorso formativo una specifica identità finalizzata alla definizione degli obiettivi professionalizzanti. La rilevanza della formazione disciplinare in questi ambiti sarà garantita dal peso specifico dei CFU da assegnare ai singoli SSD che sarà determinato in sede di Regolamento Didattico.
Il percorso formativo si completerà con lo studio di due lingue dell'UE, con conoscenze in tema di amministrazione digitale, con l'espletamento di tirocini e stages in collaborazione con amministrazioni pubbliche e private e con attività seminariali svolte da personale docente di chiara fama esterno all'Università del Salento.
Il percorso formativo si completerà con lo studio di due lingue dell'UE, con conoscenze in tema di amministrazione digitale, con l'espletamento di tirocini e stages in collaborazione con amministrazioni pubbliche e private e con attività seminariali svolte da personale docente di chiara fama esterno all'Università del Salento.
La prova finale consisterà nella valutazione ad opera di una commissione specifica di un elaborato che richiederà un impegno da parte del discente proporzionato al numero di CFU assegnati alla prova. Saranno valutati, ai fini del giudizio finale, la capacità critica, la propensione alla ricerca, l'autonomia di giudizio, la capacità argomentativa.
Come da Regolamento, la tesi viene valutata da una Commissione appositamente nominata. Non è prevista discussione pubblica. Il coordinamento didattico del Dip. di Storia, Società e Studi sull'Uomo organizza comunque una cerimonia pubblica di proclamazione dei laureati.
Le modalità di svolgimento della prova finale sono definite dal “Regolamento per le prove finali”, adottato nel 2014 in tutti i corsi di studio afferenti alla vecchia Facoltà di Scienze della Formazione, Scienze Sociali e Politiche (si veda il file allegato).
Le modalità di svolgimento della prova finale sono definite dal “Regolamento per le prove finali”, adottato nel 2014 in tutti i corsi di studio afferenti alla vecchia Facoltà di Scienze della Formazione, Scienze Sociali e Politiche (si veda il file allegato).
Adeguate conoscenze in ambito storico-politico. Le conoscenze per l'accesso saranno valutate attraverso un test di verifica che determinerà eventuali obblighi formativi da recuperare entro l'anno accademico.
La modalità di ammissione, in conformità con quanto previsto dal bando di accesso, consiste in un test di valutazione della preparazione iniziale, con domande in ambito storico-politico e politologico. Gli eventuali obblighi formativi saranno recuperati ad inizio dell'anno accademico attraverso dispense e lezioni dei docenti dei SSD responsabili (SPS/04 e SPS/06) caricate sulla piattaforma Unisalento di formazione on line. Lo studente con obblighi formativi dovrà produrre quindi una tesina. I SSD attraverso i quali viene vierificata la preparazione iniziale sono quelli di Scienza Politica (SPS/04) e di Storia delle Relazioni Internazionali (SPS/06).
Profilo
Laureati con formazione multidiscplinare in ambito storico, giuridico, politico, economico e sociale.Funzioni
Il C.d.L. fornisce una preparazione che consente al laureato di assumere funzioni anche di responsabilità nelle amministrazioni pubbliche e private. Per tale scopo, la formazione generalista in ambito storico, storico-politico, sociologico, filosofico, si completa con una formazione specifica in ambito economico-sociale (con l'insegnamento di Economia politica che viene attivato con il maggior numero di CFU erogati, 12), in ambito giuridico (con oltre 20 CFU attivati che consentono allo studente di avere una preparazione sia in ambito internazionalistico -Diritto internazionale, Diritti Umani, Diritto Pubblico Comparato- che in ambito nazionale -Diritto amministrativo, Informatica della Pubblica Amministrazione).Competenze
-Consulenze nel settore pubblico e privato;- Accesso, ove consentito dai bandi concorsuali, all'impiego nell'ambito delle diverse amministrazioni statali e internazionali:
- Impieghi anche di responsabilità nel settore privato ed in particolar modo dei servizi e del commercio.
Sbocco
I laureati, grazie al connubio fra formazione multidisciplinare garantita dal percorso formativo comune (attività di base e caratterizzanti) e formazione specifica prevista dalle attività affini ed integrative, potranno intraprendere attività professionale in molteplici ambiti lavorativi. Tra questi si segnalano: attività di funzionario o dirigente nelle amministrazioni pubbliche e private; attività professionale per organizzazioni governative e non governative, nazionali e internazionali impegnate nei settori della cooperazione, dei diritti umani, delle politiche pubbliche; attività di consulenza economica per imprese private; progettazione in tema di sviluppo economico, culturale, democratico.Piano di studi
PERCORSO COMUNE
Diritto costituzionale comparato italiano ed europeo (IUS/21)
10 crediti - Obbligatorio
INFORMATICA GIURIDICA (IUS/20)
6 crediti - Obbligatorio
LINGUA INGLESE (L-LIN/12)
8 crediti - Obbligatorio
STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE (SPS/03)
12 crediti - Obbligatorio
STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI (SPS/06)
12 crediti - Obbligatorio
Partizione (M - Z) Partizione (A - L)ECONOMIA POLITICA (SECS-P/01)
12 crediti - Obbligatorio
LINGUA FRANCESE (L-LIN/04)
6 crediti - Non obbligatorio
LINGUA SPAGNOLA (L-LIN/07)
6 crediti - Non obbligatorio
Politica costituzionale comparata (IUS/21)
6 crediti - Obbligatorio
SCIENZA POLITICA (SPS/04)
12 crediti - Obbligatorio
SOCIOLOGIA GENERALE (SPS/07)
12 crediti - Obbligatorio
STORIA CONTEMPORANEA (M-STO/04)
12 crediti - Obbligatorio
STORIA DELLE DOTTRINE POLITICHE (SPS/02)
8 crediti - Obbligatorio
DIRITTO AMMINISTRATIVO (IUS/10)
6 crediti - Non obbligatorio
Diritto comparato delle vulnerabilità (IUS/21)
6 crediti - Non obbligatorio
DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA (IUS/14)
6 crediti - Obbligatorio
DIRITTO INTERNAZIONALE (IUS/13)
6 crediti - Obbligatorio
GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA (M-GGR/02)
6 crediti - Obbligatorio
PROVA FINALE (PROFIN_S)
6 crediti - Obbligatorio
STATISTICA (SECS-S/01)
6 crediti - Obbligatorio
TIROCINI, STAGES (NN)
4 crediti - Obbligatorio